Si è concluso il corso "Fotografare il buio", alla scoperta della fotografia ambientale in grotta, alla scoperta delle tecniche e dei trucchi per catturare immagini in condizioni e ambienti insoliti.
L'evento è stato organizzato da WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro, il CAI Sezione di Erba e lo Speleo Club Erba e con il prezioso contributo dell'Hotel "Le Torrette".
Durante la salita alla Grotta "Ferrera" o "Grotta dell'Acqua Bianca" (Grigna, Lecco)
Relatori del corso tre speleologi di fama nazionale: la prima serata ha ospitato Luana Aimar, istruttrice di Speleologia Sezionale presso la sezione del CAI di Erba, eccellente speleologa nonché bravissima fotografa; la seconda ha visto alternarsi Enrico Lana, fotografo della fauna ipogea, e Valentina Balestra, esperta in ricerca, studio, censimento e monitoraggio dei chirotteri. Due serate teoriche che si sono tenute presso la Sala CFA del Parco Monte Barro e due uscite in grotta, la prima presso la Grotta "Tana della Volpe" di Brusimpiano (VA) e la seconda presso la Grotta dell'Acqua Bianca (o Grotta Ferrera) una delle cavità più conosciute della Grigna. Per la galleria fotografica del corso (disponibile anche su Flickr), ricca di splendide immagini, si ringrazia l'autore Gianni Castelletti. Natura in Città è l’evento nazionale WWF Italia per conoscere la Natura in città, proteggerla e farla crescere. Domenica 15 ottobre WWF Lecco è stato partner di manifestazione podistica non competitiva organizzata dall’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Lecco, per sottolineare l'importanza di "vivere la città". Lungo il percorso della camminata sono stati posizionati alcuni “punti WWF” segnalati da un cartello dotato di TAG QR-Code. Con qualsiasi App per la lettura di QR-Code è stato possibile scansionare il codice ed essere così indirizzati verso una pagina di approfondimento del sito WWF Lecco, scoprendo così, per ogni punto WWF visitato, alcuni angoli nascosti di "Natura in Città" a Lecco. Dove trovo i punti WWF?Ovviamente chi ha partecipato alla camminata li ha trovati lungo il percorso, da via Galandra a via Montebello, da lungolario Isonzo a via Arlenico... Ma per chi se li fosse persi scopriamo insieme curiosità, storie e criticità di alcuni angoli nascosti di "Natura in Città" a Lecco Iscrizioni gratuite al WWF ItaliaPer sottolineare la partnership WWF Lecco con IMARun, tra tutti partecipanti alla camminata sono state estratte 10 iscrizioni gratuite al WWF Italia, offerte dalla sezione lecchese.
Il Socio WWF Italia riceve la tessera e l'adesivo dell'Associazione, la rivista ufficiale Panda o Panda Junior in versione cartacea o digitale e ha diritto all'ingresso gratuito nelle Oasi WWF, oltre a poter ricevere la newsletter dell'Associazione e ad avere diritto a facilitazioni per partecipare a eventi e incontri organizzati da WWF Italia e WWF Lecco.
Anche quest'anno, per il periodo invernale (ottobre 2016 - marzo 2017), le riunioni degli attivisti previste il primo e terzo giovedì del mese dalle ore 21.00, si terranno a Lecco piazza Cappuccini 6 presso l'Oratorio, grazie alla disponibilità dei Frati Cappuccini. Partecipazione libera (e gradita).
Il fronte delle associazioni ambientaliste presenta osservazioni e chiede verifiche sulle derivazioni d’acqua del torrente Fraina. Grazie al prezioso supporto del Delegato Regionale, Avvocato Paola Brambilla, WWF Lecco ha inoltrato un'argomentata opposizione al rilascio dell’autorizzazione relativa al progetto di modifica dell’impianto idroelettrico sul torrente Fraina. Si tratta di puntuali osservazioni in tema di illegittimità della procedura pregressa, scadenza della verifica di VIA (risalente al 2011) ed evidenti criticità del progetto, evidenziando anche l'esiguità del corso d'acqua, documentato in alcune immagini allegate al documento inoltrato a Provincia di Lecco, Comune di Premana, Regione Lombardia, Autorità di bacino del Fiume Po e al Gestore Servizi Energetici. Le Associazioni procederanno a segnalare il caso alla Commissione UE, quale ulteriore oggetto di infrazione delle direttive V.I.A. ed acque, nell’ambito delle procedure di infrazione già aperte, e si riservano ogni azione legale, nel caso in cui non si assista a una netta e doverosa azione pubblica a difesa dei beni ambientali a rischio. Di seguito il comunicato emesso congiuntamente a Legambiente Coordinamento Provinciale di Lecco, Comitato "Salviamo i nostri torrenti" (Premana) e Associazione Alpe Rasga (Premana), e inviato alle Amministrazioni e agli organi di stampa locali. ![]()
![]() Dopo la pubblicazione di una ricerca mirata alla tutela dei gamberi di fiume, apparsa sulla prestigiosa rivista internazionale di conservazione "Journal for Nature Conservation” (numero di Dicembre 2014) segnaliamo un nuovo studio su questo crostaceo d'acqua dolce, pubblicato sull’ultimo numero di "eco.mont – Journal on Protected Mountain Areas Research and Management", una rivista scientifica particolarmente incentrata sulle aree protette della regione alpina e prealpina. Il gambero di fiume Austropotamobius pallipes è una specie protetta, tutelata a livello europeo. Una delle cause che stanno determinando la scomparsa dei gamberi nativi (autoctoni) è l’introduzione di specie invasive aliene (alloctone) e la conseguente diffusione di "malattie” da loro trasmesse, come la “peste del gambero”. Il caso di studio, i cui risultati si inseriscono nel contesto del Progetto Gambero di Fiume del WWF Lecco, è infatti stato l’estinzione di una popolazione di gambero di fiume autoctono, avvenuta nel 2013 nel Parco Regionale del Monte Barro a seguito dell’introduzione di una specie americana, Orconectes limosus, e della peste del gambero. Circa una cinquantina di esemplari di O. limosus sono stati verosimilmente prelevati dalle aree a valle dei corpi idrici e introdotte in quelle a monte, dove la specie nativa ancora prosperava, provocandone l’estinzione. Lo studio è stato pubblicato da Marco Bonelli, Raoul Manenti e Davide Scaccini, che hanno evidenziato l’importanza delle aree protette come rifugi per le specie native, sempre più minacciate e confinate in tali aree, unitamente alla necessità di una loro corretta gestione, come riportato anche dall’Editore della rivista, Valerie Braun (http://epub.oeaw.ac.at/?arp=0x00369c67).
Ulteriori studi potranno valutare la possibilità di un’eventuale reintroduzione della specie nativa nelle aree dove questa era presente fino a pochi anni fa per ricostituirne le popolazioni.per modificare. Dal sito eco.mont (link esterno) è possibile scaricare il PDF dello studio. WWF Lecco propone per sabato 10 giugno un'escursione all'interno del Parco Regionale del Monte Barro, un rilievo calcareo-dolomitico che non raggiunge nemmeno i mille metri di altezza, ma che data la sua posizione isolata dai monti circostanti, ha permesso di mantenere delle peculiarità che l'hanno portato ad essere definito Sito di Importanza Comunitaria, ossia una delle aree europee ritenute di maggior importanza per la conservazione della natura. Lungo un percorso ad anello, gli attivisti WWF Lecco ci accompagneranno alla scoperta della vegetazione del Parco, degli aspetti geologici e paesaggistici, scopriremo le sorgenti della Valle del Faè, i prati magri e gli stagni, le casette per gli insetti impollinatori, incontreremo magari qualche rappresentante della microfauna del Parco o incroceremo il volo di qualche rapace... ![]() Chi ci accompagna? Il coordinamento dell'escursione è affidato a Benedetta Barzaghi, vicepresidente WWF Lecco, che ci accompagnerà alla ricerca di gamberi, salamandre, serpenti e altri animaletti... A darle una mano ci saranno alcuni attivisti dell'Associazione che si alterneranno nel corso della giornata:
La partecipazione all'escursione è libera, con ritrovo fissato per le 9.30 presso il parcheggio del Cappello dell'Alpino, lungo la strada che da Galbiate sale all'Eremo del Monte Barro (qui la mappa). L'escursione "a passo lento" ha una durata indicativa di circa due ore. Attrezzatura necessaria: abbigliamento comodo e vestiti impermeabili in caso di pioggia, scarponi o scarpe da escursione, bevande. Consigliato un binocolo. Il rientro al parcheggio è previsto intorno all'ora di pranzo, chi vuole può fermarsi per una colazione al sacco in compagnia. Vuoi iscriverti al WWF? Per chi volesse, senza alcun impegno, il giorno dell'escursione sarà possibile iscriversi al WWF, ricevendo in omaggio il volume sulla Flora del Parco Monte Barro e la Guida alle Oasi WWF Italia! Se volete iscrivervi PRIMA dell'escursione, è possibile farlo direttamente dal nostro sito: in questo modo il giorno dell'escursione potrete già ritirare la tessera provvisoria e i materiali omaggio! Liberatoria La partecipazione all'escursione comporta l'implicita accettazione delle condizioni descritte nel seguente documento "Liberatoria Barro 2017", che dovrà comunque essere stampato, sottoscritto in originale e consegnato all'Organizzazione prima dell'inizio dell'escursione, a cura di ogni singolo Richiedente. In caso di Partecipante minorenne la "Liberatoria" deve essere sottoscritta dal Genitore / Legale Rappresentante. ![]()
L'album fotografico è disponibile anche nella nostra galleria fotografica Flickr.
Nell'ambito della campagna People4Soil, dopo la proposta del ciclo di incontri sull'alimentazione, WWF Lecco partecipa all'incontro pubblico... WWF Lecco sarà presente con un intervento di Anna Zugnoni, Consigliere dell'Associazione.
Laureata Magistrale in Biologia applicata alle scienze della Nutrizione, Anna collabora con diversi centri nelle zone di Como e Saronno come Biologa Nutrizionista e, attraverso corsi di Educazione Alimentare, promuove la corretta nutrizione come strumento di prevenzione e come base su cui costruire la salute fisica e psicologica. Nell'ambito della campagna “People4Soil”, un'Iniziativa dei Cittadini Europei sostenuta da più di 400 associazioni che chiedono all'Unione Europea norme specifiche per tutelare il suolo, WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro e la Rete GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) ACLI Lecco e con il supporto di Azienda Agricola "La Traccia" ha proposto un ciclo di incontri per affrontare, insieme ad esperti relatori, l’urgente problematica legata all'alimentazione. Un suolo sano e vivo protegge dai disastri ambientali, dai cambiamenti climatici, dai veleni nel piatto. Da qui la proposta di tre interessanti serate in cui si è spaziato dalla dieta mediterranea alle problematiche del packaging, passando per la sostenibilità dei cibi e con un occhio sempre attento al rispetto dell'ambiente. A conclusione dell'evento sabato 8 aprile ampia presenza dei partecipanti alla "merenda sostenibile" proposta presso l'Azienda Agricola "La Traccia" di Colle Brianza, con visita all'azienda agricola, tra orti e serre, caprette e agnellini, laboratorio di smielatura... e soprattutto una gustosa merenda con alimenti prodotti in azienda: budino di latte di capra, crostata con marmellata di piccoli frutti, the, tisane e latte di capra addolciti con miele, per un ritorno ad un’alimentazione sana per noi e sostenibile per l’ambiente! Per celebrare l’Ora della Terra eravamo partiti con l'idea di una "Passeggiata sotto le stelle", ma le previsioni meteo negative ci costringono a un piccolo cambio di programma: sarà una passeggiata sotto le nuvole ma soprattutto sarà l'occasione per un piccolo gesto concreto di impegno. Ci ritroveremo alle 20.15 in località Melgone (SP 583 Lecco Bellagio goo.gl/NeUjCA) dove i volontari di tante associazioni sono già da alcuni giorni impegnati per la tutela della migrazione dei rospi che dalle pendici del Moregallo scendono al lago per l’annuale deposizione delle uova e che proprio nelle giornate più umide e piovose intensificano la loro presenza migratoria. Chi vorrà essere presente potrà dare una mano, e magari l'impegno di una sera potrebbe trasformarsi in qualcosa di più per sostenere l'impegno serale dei volontari anche nelle prossime settimane. Assolutamente indispensabile giubbetto catarifrangente, un secchio e una torcia a batteria, meglio se ricaricabile e di media potenza. Sono consigliati scarponcini leggeri e possono essere utili un paio di guanti leggeri. Maggiori info sulla nostra pagina S.O.S. rospo Le immagini della serataAviva - assicurazione tra i leader in Europa e presente in Italia dal 1921 - ripete l’iniziativa del Community Fund, un fondo benefico a favore delle organizzazioni non profit attive a livello locale.
Come WWF Lecco abbiamo candidato per un contributo il nostro Progetto BarroBugBox, per la tutela degli impollinatori selvatici. Registrati sul sito Aviva Community Fund e vota il nostro progetto. Non ti costa nulla e con i tuoi 10 voti ci darai una mano a costruite un pezzo di tutela in più per la nostra piccola ma indispensabile biodiversità. Ricordate che Einstein legava al rischio della scomparsa delle api la nostra scomparsa, quindi... VOTATE! |