WWF Lecco, in collaborazione con Parco Monte Barro, propone l’evento Swap Party, un pomeriggio dedicato allo scambio di abbigliamento, accessori e oggetti per un futuro sostenibile! Un’occasione unica per rinnovare il guardaroba, evitando di finire risucchiato dai SALDI invernali e contribuire alla riduzione degli sprechi.
Molte aziende tessili utilizzano materie prime non sostenibili. Consumano molta acqua, spesso in regioni dove questa risorsa scarseggia. In più, inquinano quest’acqua con sostanze tossiche, producono montagne di rifiuti e riscaldano il clima con le emissioni di gas a effetto serra.
L’industria tessile potrebbe fare scelte mirate e consapevoli per ridurre il proprio impatto ambientale. Ma non possiamo scaricare la responsabilità completamente sulle aziende; anche consumatori dovrebbero ripensare i propri comportamenti. Da qui la proposta di un pomeriggio dedicato allo scambio sostenibile di abbigliamento, accessori e oggetti! Un’occasione unica per rinnovare il guardaroba evitando sprechi e senza spendere nulla.
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Sabato 4 Gennaio 2025, le Associazioni Ambientaliste Lecchesi e Lombarde, con il sostegno della Associazione “I Laghée”, della Canottieri San Cristoforo di Milano, e del Comune di Mandello, si fanno promotrici della eco-nuotata “gelida” per il Lago e l’Ambiente, nelle acque del Lago di Lecco. Si tratta della settima edizione della eco-nuotata, una tradizione iniziata nel 2018 e che ogni anno impreziosisce il bellissimo lungolago di Mandello. La eco-nuotata intende sensibilizzare ai temi del rispetto dell’ambiente e delle azioni necessarie per contrastare l'inquinamento del pianeta. In particolare, si farà riferimento ai temi legati alla protezione dei nostri laghi e mari, ponendo l'accento
Per gli “Ice Swimmers”, i nuotatori in acque gelide, la nuotata sarà anche un allenamento in preparazione dei Campionati Mondiali che si terranno a Molveno, in Trentino, dal 14 al 18 Gennaio 2025, e che vedranno la partecipazione di 800 atleti da tutto il mondo. La nuotata avrà inizio alle ore 11.00 di Sabato 4 Gennaio a Mandello, presso i Giardini Pubblici di Piazza Garibaldi (in prossimità del cannone) e terminerà verso le ore 11.30. Il percorso sarà verso il molo della Canottieri Guzzi, per poi ritornare al punto di partenza, per una distanza complessiva di circa 1500m, visibile per la sua totalità dal bellissimo lungolago di Mandello.
Con questa eco-nuotata, che richiederà un importante sforzo fisico e mentale, gli atleti di IISA Italy intendono sostenere l’impegno delle associazioni ambientaliste che promuovono l’evento, attestare il loro amore per i diversi spazi d’acqua, sollecitare il rispetto dell’ambiente, promuovere l’adozione di stili di vita sostenibili ed attenti alla riduzione dei rifiuti, al loro riuso e riciclo, allo scopo di minimizzare gli impatti sull’ambiente. Riparare o rimpiazzare? È una domanda che ci poniamo ogni volta che ci troviamo davanti qualcosa di rotto. Spesso riparare un oggetto è difficile perchè non sappiamo a chi rivolgerci o dove trovare i pezzi di ricambio, le istruzioni di smontaggio non sono accessibili o addirittura molti prodotti sono disegnati in modo da non poter essere aperti. Eppure aggiustare ciò che non funziona più vuol dire allungare la vita dei prodotti, riducendone la produzione, il conseguente impiego di risorse e l'immissione di CO2 nell'atmosfera... un grande vantaggio per l'ambiente! Il movimento internazionale dei Restarters nasce con l'intento di promuovere la cultura della riparazione e combattere l'obsolescenza programmata degli oggetti che acquistiamo, battendosi per il diritto alla riparazione. Abbiamo quindi il piacere di ospitare il primo Restart Party della provincia di Lecco, un momento di festa e condivisione in cui, assieme ai volontari del movimento Restarters Milano, proveremo a riparare con te i tuoi oggetti elettrici ed elettronici guasti o malfunzionanti. Hai anche tu negli armadi qualcosa che non funziona più ma che ti dispiace buttare, magari un ricordo o un oggetto a cui sei affezionato? Portalo sabato 23 novembre a Villa Bertarelli, a Galbiate: un tutor ti aiuterà ad aggiustarlo!
Ci sarà anche un angolo per aiutarti nelle piccole riparazioni sartoriali... Buona riparazione a tutti! Fino a domenica 27 ottobre, è possibile prenotare, a fronte di una donazione di 10 euro a WWF Lecco, il calendario 2025. Elemento d’arredo in formato grande da parete per valorizzare al meglio le fotografie. Protagoniste del calendario saranno le dodici fotografie finaliste del concorso fotografico “Meraviglie lariane” organizzato nei mesi scorsi da WWF Lecco con il supporto tecnico del Fotoclub Lario Malgrate. Scorci caratteristici e paesaggi mozzafiato del nostro territorio ci accompagneranno nei 12 mesi del prossimo anno. Per evitare sprechi stamperemo soltanto le copie effettivamente prenotate (utilizzare il modulo in calce). Consegna/ritiro a mano prevista solo in zona Lecco. E' possibile visionare le fotografie sull'album fotografico dell'Associazione. WWF Lecco e Biblioteca "Alda Merini" di Pescate, propongono una serata divulgativa alla scoperta dei pipistrelli! I bambini (a partire dai 7 anni) possono partecipare SOLO accompagnati da un adulto.
Le iscrizioni si chiudono al raggiungimento del numero massimo di 30 partecipanti. Sabato 1 e domenica 2 giugno, presso l'Eremo di Monte Barro, WWF Lecco e Parco Regionale del Monte Barro, propongono una due giorni sul tema del ritorno dei lupi sulle nostre Alpi.
Mostra itinerante "il lupo... la storia di un riorno", mostra fotografica e laboratorio di disegno per bambini.... WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Regionale del Monte Barro e il Centro Flora Autoctona, è lieto di invitare il pubblico a una serata divulgativa dedicata alla scoperta delle orchidee. L'evento, intitolato "PASSIONE ORCHIDEE - Cosa le rende così speciali?", si terrà:venerdì 31 maggio, in Villa Bertarelli a Galbiate.
Durante la serata, il personale del CFA presenterà brevemente i risultati ottenuti nella propagazione ex situ di Liparis loeselii nell'ambito del progetto LIFE SEEDFORCE. I partecipanti avranno l'opportunità di osservare dal vivo le giovani piante attualmente in coltivazione. Il Professor Simon Pierce, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell'Università degli Studi di Milano, accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio alla scoperta delle orchidee autoctone. Il Professor Pierce ha dedicato molti anni allo studio della riproduzione di queste piante in collaborazione con il Centro Flora Autoctona. Un'occasione unica per approfondire la conoscenza di queste straordinarie piante e per scoprire le ultime novità in materia di conservazione e riproduzione delle orchidee. Comunicato stampa congiunto delle associazioni ambientaliste Associazione Monte di Brianza, CAI Calco, Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, CROS Varenna, Legambiente Lecco, WWF Lecco. Con riferimento ai lavori che si stanno svolgendo lungo il torrente Gandaloglio - nel territorio compreso tra i Comuni di Dolzago, Ello e Colle Brianza - e in attesa che la Comunità Montana Lario Orientale valle San Martino fornisca la documentazione richiesta tramite un accesso agli atti che abbiamo già inviato, qualche considerazione possiamo già farla. Chi conosce quei luoghi sa che, da decenni, il versante sotto cascina Panizzera è interessato da una grave minaccia di dissesto idrogeologico con un movimento franoso che ciclicamente fa impensierire soprattutto gli abitanti di Dolzago che ci vivono proprio sotto. Dunque intervenire per garantire la sicurezza era ed è doveroso. Quello che si fatica a capire e a coglierne il senso sono tutti quegli interventi a supporto – eseguiti nelle scorse settimane -, ad iniziare dal taglio boschivo che è in corso già a monte del ponte della Bosina, e in corrispondenza del Ponte dell’Oglio fino a Dolzago. Intanto l’autorizzazione reca espressamente “taglio di manutenzione prossimità strade, canali e ferrovie”. E qui nasce la prima considerazione: se fossimo in presenza di una delle tre circostanze appena citate non avremmo avuto nulla da dire trattandosi infatti di situazioni artificiali e dove un taglio di alberi anche pesante risulterebbe a beneficio della sicurezza del transito di mezzi o convogli. Nel caso in cui qualcuno non se ne fosse accorto, nel vallone non passa una strada, una ferrovia o un canale artificiale, ma un torrente che scorre liberamente lungo un profondo vallone, generando un ecosistema di grande pregio naturalistico e paesaggistico. Dunque siamo in presenza di un ambiente naturale e, come tale sarebbe stato necessario avere un approccio profondamente diverso rispetto, appunto, ad una strada, una ferrovia o un canale. Invece stiamo assistendo ad un taglio a raso in ambito di greto, alveo, sponda, fino su ai versanti lungo tutto il vallone. Un sopralluogo nei dintorni avrebbe prontamente fatto capire come, in presenza di una qualità forestale decisamente banalizzata ed impoverita da tagli fatti in passato, sarebbe stato necessario un intervento dettato da maggior prudenza nella salvaguardia della porzione forestale, presente lungo il torrente, ancora di buon pregio. La sparizione della copertura forestale del torrente influirà negativamente sull’ecosistema che lo esporrà ai raggi solari in stagioni sempre più siccitose con scarse precipitazioni e alte temperature e la pioggia di questo periodo non deve ingannare. Se il problema è il dissesto idrogeologico, nel primo tratto dal Ponte dell’Oglio fino alla filanda della Bosina e in altri tratti, un taglio a raso risulta inutile quanto addirittura dannoso, controproducente e in contrasto con i principi di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico. Infatti sarebbe stato più importante ed efficace preservare alcune piante lungo i versanti proprio per la loro riconosciuta capacità di trattenere i pendii. Vogliamo ora sapere se questi lavori di taglio alberi siano propedeutici alla realizzazione di eventuali lavori di sistemazione delle sponde del torrente Gandaloglio. Lavori su cui possiamo esprimere fin da ora le nostre perplessità, poiché le sponde dei torrenti vanno mantenute il più possibile naturali, senza interventi di artificializzazione, inclusi quelli realizzati con tecniche di ingegneria naturalistica. Questo sia per scongiurare la perdita di naturalità delle rive del torrente, sia per evitare la velocizzazione delle acque a valle in caso di piena, cosa che avrebbe ricadute più pericolose per gli abitati sottostanti. Chiediamo pertanto agli Enti coinvolti (Comunità Montana, Regione e Comuni) di rendere pubblica da subito la consistenza del progetto complessivo, ovvero il tipo di lavori che si andranno a implementare. Lavori su cui, come associazioni, monitoreremo l'andamento, per evitare ulteriori scempi ambientali, oltre a quello già perpetrato col taglio alberi. Perché dunque si è autorizzato un taglio così indiscriminato e per tutto quello sviluppo? Il cartello in loco reca l’autorizzazione generica della Comunità Montana Lario Orientale-valle san Martino. Quale ufficio competente nello specifico ha dato questa autorizzazione? I lavori di esbosco eseguiti sono fedeli alle autorizzazioni rilasciate? E se sì, allora dobbiamo guardare con sospetto un Ente che nel proprio Statuto reca principi quali: “tutela il paesaggio…….salvaguardando gli equilibri naturali e della biodiversità; tutela il patrimonio naturalistico; promuove la formazione della coscienza ambientale quale condizione indispensabile per l’armonica convivenza tra Uomo e Natura”. Restiamo quindi in attesa di pronte risposte da parte degli Enti competenti. foto di Roberto Fumagalli
Con la nostra Jessica Bellingardi, andiamo alla scoperta delle piante carnivore!
Serata a partecipazione libera con prenotazione consigliata via WhatsApp |