La raccolta dei funghi in Lombardia
La raccolta dei funghi nella Regione Lombardia è disciplinata dalla L.R. nr. 24 del 23 giugno 1997, la cui vigilanza è affidata al Corpo Forestale dello Stato, alle Guardie Venatorie Provinciali, agli organi di Polizia urbana e Rurale, alle Guardie Giurate e alle Guardie Ecologiche.
Innanzitutto e soprattutto: informatevi sui limiti di orario e giornate, regolati dai singoli Enti territoriali (Comuni, Associazioni di Comuni, Comunità Montane...).
In particolare in provincia di Lecco una delle zone più frequentate dai cercatori di funghi è la Valsassina.
Potete cercare informazioni circa la regolamentazione per la raccolta dei funghi nel territorio della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera direttamente dal sito della Comunità Montana (link esterno).
Riepiloghiamo comunque le principali raccomandazioni di buon senso:
Innanzitutto e soprattutto: informatevi sui limiti di orario e giornate, regolati dai singoli Enti territoriali (Comuni, Associazioni di Comuni, Comunità Montane...).
In particolare in provincia di Lecco una delle zone più frequentate dai cercatori di funghi è la Valsassina.
Potete cercare informazioni circa la regolamentazione per la raccolta dei funghi nel territorio della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera direttamente dal sito della Comunità Montana (link esterno).
Riepiloghiamo comunque le principali raccomandazioni di buon senso:
- Evitate il prelievo non manuale o con impiego di attrezzi ausiliari (coltello, rastrelli o simili...)
- Evitate la raccolta nei terreni di pertinenza degli immobili ad uso abitativo (salvo ne siate i proprietari)
- Evitate la raccolta di ovuli chiusi di Amanita cesarea (anche per il rischio di confonderli con altre specie di Amanita...)
- Evitate la raccolta di oltre 3 kg a persona
- Evitate l'uso per il trasporto di contenitori non idonei a favorire la dispersione delle spore (sacchetti di plastica....)
La raccolta dei tartufi in Lombardia
Si tratta di un'attività poco praticata, che nella provincia di Lecco era diffusa in particolare nelle zone della Valvarrone e della Val d'Esino.
La normativa quadro, in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi, è contenuta nella L.N. nr. 752 del 16 dicembre 1985, la cui vigilanza è affidata al Corpo Forestale dello Stato, alle Guardie Venatorie Provinciali, agli organi di Polizia urbana e Rurale, alle Guardie Giurate Volontarie.
La normativa quadro, in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi, è contenuta nella L.N. nr. 752 del 16 dicembre 1985, la cui vigilanza è affidata al Corpo Forestale dello Stato, alle Guardie Venatorie Provinciali, agli organi di Polizia urbana e Rurale, alle Guardie Giurate Volontarie.