WWF Lecco e Biblioteca "Alda Merini" di Pescate, propongono una serata divulgativa alla scoperta dei pipistrelli! I bambini (a partire dai 7 anni) possono partecipare SOLO accompagnati da un adulto.
Le iscrizioni si chiudono al raggiungimento del numero massimo di 30 partecipanti. Con la nostra Jessica Bellingardi, andiamo alla scoperta delle piante carnivore!
Serata a partecipazione libera con prenotazione consigliata via WhatsApp Urban Nature, che giunge nel 2023 alla sua VII edizione, è un’iniziativa promossa dal WWF per rendere evidente a chi vive nelle città italiane il valore della natura e la necessità di innovare il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani, riconoscendo la centralità degli ecosistemi e delle reti ecologiche e l’importanza di promuovere azioni virtuose da parte di amministrazioni, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani, anche a beneficio della salute e sicurezza delle comunità. Altri elementi caratterizzanti sono la componente fortemente aggregativa e l’attenzione al mondo della scuola con tre filoni di attività:
Il contest delle scuole, gli eventi locali e le iniziative di raccolta fondi organizzati in tutta Italia hanno scopo di sensibilizzare le amministrazioni locali, i cittadini, gli studenti e le aziende sul valore della natura nelle nostre città per la nostra salute e raccogliere fondi per il progetto Oasi in Ospedale. Come WWF Lecco saremo presenti sabato 7 e domenica 8 ottobre in piazza XX settembre, con una Caccia al tesoro e con la proposta delle felci WWF!
In vista di Halloween, appuntamento per la serata di venerdì 28 ottobre, in Villa Bertarelli a Galbiate, per una serata alla scoperta di piante carnivore, velenose e aliene! La serata è aperta a tutti, adulti e bambini (consigliata comunque un'età dai 10-12 anni...) ed è a ingresso libero. E' gradita la prenotazione via WhatsApp allo 0341 1716138, semplicemente comunicando nome, cognome e numero di persone. La serata è a numero chiuso e le prenotazioni avranno la priorità di accesso alla sala. Sabato 27 novembre 2021, gli attivisti WWF Lecco saranno impegnati nella periodica manutenzione naturalistica di un importante stagno situato sulle pendici del Monte Barro in località Prà Pozzetto, intorno ai 600 metri di quota. Si tratta di un’attività che l’associazione porta avanti da diversi anni, all’interno dell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro, con la collaborazione dell’Ente gestore. La regolare manutenzione naturalistica dello stagno artificiale ha favorito negli anni l’insediamento di anfibi, libellule e numerose altre specie di animali semi-acquatici, in un territorio dove non sono presenti corpi idrici stagnanti naturali. Prà Pozzetto è così diventato un importante sito riproduttivo per una microfauna importantissima per la biodiversità dell’area. Quest’anno alla tradizionale attività di gestione, che consente allo stagno di mantenere intatta la sua funzionalità, si aggiunge un ulteriore importantissima attività. Nel comune cremonese di Rivolta d’Adda, a seguito di un’opera di lottizzazione attualmente in corso, un importante sito riproduttivo di tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e di tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris meridionalis) è in procinto di essere definitivamente distrutto. È stato però possibile creare un nuovo stagno poco distante dall’area interessata alla lottizzazione. Il nuovo stagno è però privo di vegetazione e rifugi e necessita di essere reso idoneo alla colonizzazione da parte dei tritoni. Per questo motivo, nella stessa giornata di sabato, una parte del materiale vegetale prelevato dallo stagno di Prà Pozzetto sarà quindi traportato e reinserito nell’invaso di Rivolta d’Adda. Lo stagno di Prà Pozzetto rappresenta un ideale donatore, in quanto privo di pesci, di alloctoni e caratterizzato da una comunità macrobentonica idonea a fornire prede ai tritoni anche in un contesto planiziale. Dal “vecchio” stagno di Prà Pozzetto, sul Monte Barro, partirà quindi una sorta di donazione naturalistica per dare vita al “nuovo” stagno di Rivolta d’Adda. Coordinatore scientifico dell’attività è il Dott. Raoul Manenti, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e Consigliere dell’Associazione WWF Lecco. Di seguito la Galleria Fotografica della giornata.
Weekend particolarmente intenso, quello del 9-10 ottobre, per gli attivisti WWF Lecco impegnati sabato con il tradizionale evento dedicato ai bambini, in Villa Bertarelli a Galbiate, e domenica con la festa nazionale della Natura in Città a Lecco. Sabato una ventina di bimbi hanno partecipato con entusiasmo alla presentazione del volumetto “Un pomeriggio con Gismund”, realizzato da WWF Lecco in collaborazione con il Parco Regionale Monte Barro, presente all’evento in Villa Bertarelli con il suo Presidente Paola Golfari. La lettura animata del testo ha accompagnato i bambini alla scoperta della vita e delle abitudini di ricci e salamandre, impollinatori selvatici e gamberi di fiume, e della splendida biodiversità del Parco. Disegni e lavori con le foglie, la creazione di borse personalizzate e di piccoli ricci ponpon, la produzione di palline di cibo per gli uccellini selvatici… tante attività che hanno intrattenuto i piccoli ospiti per l’intero pomeriggio di sabato. “Purtroppo abbiamo dovuto fortemente limitare la partecipazione e chiudere anticipatamente le iscrizioni” -ha detto il Presidente del WWF lecchese, Lello Bonelli – “ma è stato comunque un segnale di ripresa, dopo la pausa dello scorso anno. Ritrovare i bambini e vederli pasticciare con foglie e colori, così entusiasti di scoprire la bellezza della natura, è sempre un evento che ci riempie di gioia. C’è tanto lavoro preparatorio, reso ancora più impegnativo dalle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria. L’auspicio di tutti noi è ora quello di ritrovarci per la prossima edizione, finalmente a pieno regime anche con le partecipazioni.”. Un sincero ringraziamento da parte del WWF al Parco Regionale del Monte Barro, che ha ospitato l’iniziativa, e a “Il Campo dei fiori” di Galbiate, che ormai da alcuni anni supporta con regolarità l’attività di educazione ambientale dedicata ai più piccoli. Domenica invece, nell’ambito dell’iniziativa del WWF Italia “Urban Nature”, la sezione lecchese ha proposto una challenge aperta a tutti i cittadini. La sfida era quella di riuscire a riconoscere il maggior numero di specie di alberi scelti tra quelli presenti nella città a Lecco, posti approssimativamente entro un raggio di circa un chilometro dal punto di partenza della challenge, individuati e contrassegnati dai volontari del WWF Lecco con un bollo rosso numerato. Ogni iscritto ha ricevuto una mappa del centro cittadino, realizzata per l’occasione, con le indicazioni per scoprire sedici specie arboree presenti nell’area, e una scheda da compilare con i dati degli alberi riconosciuti. Grande impegno da parte di tutti i partecipanti alla sfida, che, partiti dal sagrato della Basilica di Lecco, hanno poi riconsegnato le schede entro il tempo massimo di un’ora e 15 minuti. I vincitori, che hanno individuato correttamente il maggior numero di specie, hanno ricevuto in premio una pubblicazione naturalistica e la tessera di Socio WWF, valida un anno, che dà anche diritto ad entrare gratuitamente in tutte le Oasi WWF aperte al pubblico. Per chiudere l’evento e lasciare un segno della giornata, WWF Lecco ha seminato un vasto assortimento di oltre 500 bulbi e tuberi da fiore nell’aiuola di piazza Manzoni dove la sezione lecchese del WWF, a inizio anni 90, mise a dimora alcuni carpini, in collaborazione con l’allora Amministrazione Comunale, e pose una targa in memoria di “Chico” Mendes, ucciso per il suo impegno nella lotta contro il disboscamento della foresta amazzonica. L’augurio è quello di ritrovare la prossima primavera un verde pubblico più fiorito anche per fornire nutrimento alle numerose specie di insetti impollinatori che vivono in città. Da Giovanna Corti, vicepresidente del WWF Lecco, un ringraziamento “a don Davide Milani, per l’ospitalità e lo spazio concesso per l’iniziativa, a WashDog Lecco che ha contribuito all’evento, ma soprattutto a tutti i lecchesi che hanno partecipato con entusiasmo alla giornata di Festa della Natura in Città.”. Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean Up The World, il più grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale, nato a Sydney nel 1989, che coinvolge ogni anno oltre 35 milioni di persone in circa 120 Paesi. In Italia gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI e di ANCI. L’obiettivo della campagna è sensibilizzare i cittadini sull’abbandono dei rifiuti, una pratica ancora troppo diffusa in tutti i territori. Quest'anno la storica giornata di pulizia promossa da Legambiente sarà proposta insieme alla Giornata del Verde Pulito di Regione Lombardia, per una collaborazione che mette al centro il territorio e la cura per il pianeta ed è inserita anche all’interno degli eventi della Settimana della Mobilità Sostenibile di Lecco. La data della manifestazione a Lecco è programmata per Domenica 26 Settembre. Il ritrovo sarà per tutti alle ore 15.00 in Piazza XX Settembre, sotto al Palazzo delle Paure, dove ci sarà un banchetto di Legambiente ad aspettarvi per l’accoglienza. Ci divideremo poi in gruppi più piccoli per evitare assembramenti e coprire meglio diverse zone che vogliamo ripulire. L’azione di clean-up si svolgerà infatti in varie parti della città (nel raggio di circa 5-10 minuti a piedi, in bici o con un servizio navetta) che verranno comunicate in quella sede ai diversi gruppi.
Chiediamo a tutti i partecipanti di portare l’occorrente, ma nel caso non avessero il materiale forniremo guanti, pettorine e i sacchetti per raccogliere rifiuti che verranno poi buttati in sacchi più grandi messi a disposizione dall’organizzazione e successivamente accumulati nei punti di ritiro per Silea SPA. Parteciperanno oltre a Legambiente Lecco, anche WWF Lecco, Eco86, FIAB-LeccoCiclabile, FFF Lecco, SOS Metal Detector, Coop. Eliante, ABIL, Officina Gerenzone, Progetto SIMILE Monitoraggio Laghi... Da anni WWF Lecco collabora con il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Valpredina, una struttura realizzata dal WWF Italia che ha lo scopo di recuperare animali selvatici feriti o in difficoltà per curarli e rimetterli in libertà, svolgendo questo servizio in convenzione con Regione Lombardia e con bacino di utenza le provincie di Brescia, Bergamo e Lecco. Nel corso della giornata di sabato, WWF Lecco ha provveduto al trasporto da Valpredina di tre esemplari di gheppio e quattro giovani civette, curati dai veterinari del CRAS e pronti alla reintroduzione in natura. La liberazione è avvenuta nell’area protetta del Parco regionale del Monte Barro, nella zona di San Michele. Il gheppio (Falco tinnunculus) è un piccolo rapace diurno, della dimensione di un piccione, che predilige ambienti aperti, praterie, boschi, ma che spesso nidifica anche in città. È un eccellente cacciatore, in particolare di piccoli passeriformi, lucertole, piccoli serpenti, e micromammiferi. Spesso lo si vede in attesa di prede sopra tralicci, cavi dell’alta tensione, o sui rami sporgenti lungo strade o sentieri. È caratteristica la sua capacità di restare quasi immobile in volo in un punto, sbattendo rapidamente le ali e osservando il suolo in cerca di prede, assumendo una forma conosciuta come “spirito santo”. È l’unico piccolo rapace nelle nostre regioni con questa capacità, che ne permette l’identificazione certa anche da molto lontano. La civetta (Athene noctua) è anch’esso un piccolo rapace, ma con abitudini prevalentemente notturne. È lunga poco più di 20 cm, con un’apertura alare di 60cm e un peso che oscilla tra i 100 e i 200 grammi. Anche la civetta si ciba di piccoli roditori, rettili e grossi insetti, cacciando solitamente le sue prede al suolo partendo da un posatoio. Nidifica in cavità come vecchi alberi o nicchie nei muri. L’area protetta del Monte Barro, con boschi maturi e cascinali, spazi aperti e zone ad agricoltura mista, è un habitat ideale per queste due specie, che ci si augura possano trovare le condizioni idonee per riprodursi e contribuire alla biodiversità del Parco.
Presentazione oggi, presso la Sede del Parco Regionale Monte Barro, del libretto "Gismund e gli altri", un volume per bambini e ragazzi, alla scoperta delle meravigle del parco. Presenti il Presidente del Parco Monte Barro, Paola Golfari, e il vicepresidente Federico Bonifacio, insieme al Presidente WWF Lecco, Lello Bonelli, e naturalmente a Stefania Berna e Raffaella Mastalli, attiviste WWF Lecco, autrici di testi e disegni del volumetto, nato dalla collaborazione tra Parco e WWF. Si tratta della prima pubblicazione, prodotta dal Parco, destinata ai ragazzi. Con un testo semplice, ma rigorosamente scientifico, e con splendide illustrazioni, il volume vuole avvicinare le giovani generazioni all'importanza della conservazione e dell'ambiente, raccontando, attraverso la voce del riccio Gismund, le meraviglie del parco, della sua fauna e della sua vegetazione. WWF Lecco, in collaborazione con l'Associazione "Le Contrade" di Inverigo, propone per domenica 18 ottobre una visita guidata che ci porterà alla scoperta degli ambienti di una delle aree naturali più interessanti della Brianza: l’Orrido di Inverigo. Siamo nel Parco Regionale della Valle del Lambro; intorno a noi un habitat incredibile e alcune specie animali protette dall'Unione Europea come la rana di Lataste, endemica della Pianura Padana, e il gambero di acqua dolce, rarissimo a causa delle alterazioni ambientali. L'Orrido d'Inverigo è l'unico orrido noto in ambiente collinare morenico, è un’area protetta classificata come monumento naturale, oggi inserita nell’elenco dei Geositi della Lombardia. Elaborato artisticamente come giardino pre-romantico già nel 1700 è stato luogo simbolico della socialità e dell’identità locale e brianzola. Le sorgenti incrostanti: l’area dell'Orrido è ancora geologicamente attiva, una nuova roccia, chiamata tufo calcareo, si sta formando a valle delle bancate di Ceppo e subito oltre lo sbocco dell’Orrido, è originata dalle cosiddette “sorgenti incrostanti” (habitat prioritario). La garzaia: luogo di nidificazione degli ardeidi, quella d'Inverigo è la più grande presente nel Parco Regionale della Valle del Lambro; nel periodo primaverile è luogo di nidificazione dell'airone cenerino. Il viale dei Cipressi: viale storico alberato di 1.500 metri voluto nel 1664 dalla nobile famiglia dei Crivelli, feudataria di gran parte della Brianza. E' un elemento paesaggistico unico e caratterizzante il territorio di Inverigo. Chi ci accompagna Il coordinamento della giornata è affidato ad Arturo Binda, dell'Associazione "Le Contrade", esperto conoscitore del luogo, e Raoul Manenti, ricercatore presso l'Università di Milano e attivista del WWF Lecco, che saranno supportati da alcuni esperti che si alterneranno nel corso della giornata. Il programma Sono previsti due turni, uno al mattino, e uno pomeridiano, con ritrovo fissato rispettivamente alle 8.45 e alle 14.15 in via Monte Barro 1 a Inverigo. Le escursioni hanno una durata indicativa di tre ore, dalle 9.00 alle 12.00 oppure dalle 14.30 alle 17.30. Attrezzatura necessaria: abbigliamento comodo e calzature idonee a terreni umidi e fangosi, bevande e mascherina. Utili binocolo e macchina fotografica. Il percorso, lungo circa 5km, si snoda attraverso diversi punti di interesse e di sosta. Modalità di partecipazione
ATTENZIONE Siamo spiacenti, ma al momento le preiscrizioni sono chiuse, avendo raggiunto il numero massimo di partecipanti e non ci è possibile accettare altre richieste.
Pagamento iscrizioneDOPO avere inviato il Modulo di preiscrizione, riceverete un conferma dell'avvenuta preiscrizione e le indicazioni per il versamento della donazione. L’iscrizione si intende perfezionata solo con il saldo della donazione, entro venerdì 16 ottobre (riceverete comunque una seconda conferma). L'Organizzazione si riserva di chiudere anticipatamente le iscrizioni al raggiungimento di un massimo di partecipanti e di rinviare/annullare l'evento in caso di maltempo o per cause di forza maggiore, impegnandosi, in caso di annullamento, al rimborso integrale dell’eventuale donazione già versata. |