Progetto "Comuni amici delle rondini"

Fin dalla primavera 2012, con le serate divulgative "Amici con le ali!", l’Associazione WWF Lecco ha avviato un’attività di sensibilizzazione sull’importanza della tutela di rondini e pipistrelli, con l’obiettivo di far conoscere le loro abitudini, il loro comportamento, e soprattutto di sensibilizzare i cittadini sulla loro drastica riduzione e sui motivi per sostenere una pacifica convivenza che rappresenta un vantaggio anche per l'uomo.
In particolare, per quanto riguarda rondoni, rondini e balestrucci - protetti da convenzioni internazionali adottate anche dall’Italia - si tratta di specie fortemente legate all’ambiente urbano dove continuano a costruire i loro nidi e a riprodursi nonostante le condizioni sempre più difficili in cui si trovano a sopravvivere.
Ogni anno, verso marzo, si possono ancora ammirare le rondini nei nostri paesi e anche nel centro di Lecco: le possiamo ancora sentire garrire nei nostri cieli, ammirarle mentre sfrecciano a filo dell’asfalto, osservarle riprendere possesso dei nidi abbandonati l’autunno precedente. Se nessuno nel frattempo li ha distrutti...
Ma sono sempre meno, ogni anno. Esistono sicuramente problematiche molto complesse dietro la diminuzione della presenza di queste specie, che richiederebbero interventi coordinati a livello internazionale, campagne di sensibilizzazione, battaglie di lobby a livello di Unione europea per ottenere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Ma c’è qualcosa di concreto che è possibile fare anche a livello locale, nella nostra provincia lecchese, a cominciare per esempio da un problema legato alla ristrutturazione degli edifici rurali (stalle in particolare), che sono tra i più importanti siti di nidificazione delle rondini, le quali costruiscono appunto il loro nido, realizzato in fango e paglia, sotto le grondaie o sui bordi delle stalle e dei cascinali, o anche, quando non trovano di meglio…, dei nostri condomini o delle nostre villette (la foto dell'articolo, di Lello Bonelli, è stata scattata nel centro di Oggiono).
E' importante, soprattutto nel periodo della nidificazione, che questi luoghi siano protetti da eventuali interventi edilizi o "di pulizia" e in questo caso anche la sensibilità di un Sindaco può rappresentare un importante contributo di tutela ambientale.
Per questo motivo il WWF Lecco ha proposto un'idea per preparare una primavera più accogliente per il ritorno delle rondini nei cieli lecchesi, facendo partire un’iniziativa coinvolgente tutti i Comuni della provincia, chiedendo ad ogni Sindaco un atto d’amore e di attenzione verso questi amici con le ali!
La richiesta del WWF è quella di adottare una delibera specifica per la protezione di rondoni, rondini e balestrucci tramite alcune semplici indicazioni: la tutela dei loro nidi, la limitazione degli interventi di restauro degli edifici con la richiesta di un periodo temporale di "rispetto" nella fase della nidificazione, il divieto di utilizzare prodotti chimici diserbanti, soprattutto nei pressi dei corsi d’acqua...
Il WWF lecchese rende disponibile a tutti i Sindaci la bozza di delibera da adottare, sperando che siano tante le Amministrazioni che vorranno seguire l’esempio del Comune di Ello, che nel 2009, per primo, ha raccolto l'invito del WWF lecchese, adottando una specifica delibera di protezione di rondini e balestrucci votata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale.
Ecco di seguito il testo della delibera proposta ai Sindaci:
In particolare, per quanto riguarda rondoni, rondini e balestrucci - protetti da convenzioni internazionali adottate anche dall’Italia - si tratta di specie fortemente legate all’ambiente urbano dove continuano a costruire i loro nidi e a riprodursi nonostante le condizioni sempre più difficili in cui si trovano a sopravvivere.
Ogni anno, verso marzo, si possono ancora ammirare le rondini nei nostri paesi e anche nel centro di Lecco: le possiamo ancora sentire garrire nei nostri cieli, ammirarle mentre sfrecciano a filo dell’asfalto, osservarle riprendere possesso dei nidi abbandonati l’autunno precedente. Se nessuno nel frattempo li ha distrutti...
Ma sono sempre meno, ogni anno. Esistono sicuramente problematiche molto complesse dietro la diminuzione della presenza di queste specie, che richiederebbero interventi coordinati a livello internazionale, campagne di sensibilizzazione, battaglie di lobby a livello di Unione europea per ottenere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Ma c’è qualcosa di concreto che è possibile fare anche a livello locale, nella nostra provincia lecchese, a cominciare per esempio da un problema legato alla ristrutturazione degli edifici rurali (stalle in particolare), che sono tra i più importanti siti di nidificazione delle rondini, le quali costruiscono appunto il loro nido, realizzato in fango e paglia, sotto le grondaie o sui bordi delle stalle e dei cascinali, o anche, quando non trovano di meglio…, dei nostri condomini o delle nostre villette (la foto dell'articolo, di Lello Bonelli, è stata scattata nel centro di Oggiono).
E' importante, soprattutto nel periodo della nidificazione, che questi luoghi siano protetti da eventuali interventi edilizi o "di pulizia" e in questo caso anche la sensibilità di un Sindaco può rappresentare un importante contributo di tutela ambientale.
Per questo motivo il WWF Lecco ha proposto un'idea per preparare una primavera più accogliente per il ritorno delle rondini nei cieli lecchesi, facendo partire un’iniziativa coinvolgente tutti i Comuni della provincia, chiedendo ad ogni Sindaco un atto d’amore e di attenzione verso questi amici con le ali!
La richiesta del WWF è quella di adottare una delibera specifica per la protezione di rondoni, rondini e balestrucci tramite alcune semplici indicazioni: la tutela dei loro nidi, la limitazione degli interventi di restauro degli edifici con la richiesta di un periodo temporale di "rispetto" nella fase della nidificazione, il divieto di utilizzare prodotti chimici diserbanti, soprattutto nei pressi dei corsi d’acqua...
Il WWF lecchese rende disponibile a tutti i Sindaci la bozza di delibera da adottare, sperando che siano tante le Amministrazioni che vorranno seguire l’esempio del Comune di Ello, che nel 2009, per primo, ha raccolto l'invito del WWF lecchese, adottando una specifica delibera di protezione di rondini e balestrucci votata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale.
Ecco di seguito il testo della delibera proposta ai Sindaci:
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I risultati dell'iniziativa
Come sopra specificato l’Associazione ha contattato uno ad uno tutti i Sindaci dei comuni lecchesi con la proposta di seguire l’esempio di Ello, inviando a tutti una bozza della delibera da adottare e chiedendo sostanzialmente un segno di attenzione, ben consapevoli che non è certo con un semplice atto amministrativo di un Comune che si può risolvere una problematica di dimensiono planetarie, ma confidando appunto in un’attenzione dei Sindaci per trasmettere anche ai cittadini un “segnale di sensibilità” nei confronti di una problematica ambientale.
La grande maggioranza dei Sindaci non ha risposto all’invito, dimostrando indifferenza o nel migliore dei casi disattenzione. Qualche comune ha invece accolto la proposta andando anche oltre e organizzando, come è successo a Dervio e a Bellano, alcune serate divulgative per sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche di conservazione ambientale, con l’intervento di esperti del WWF lecchese. Ad oggi al Comune di Ello, che ha fatto da apripista, si sono aggiunti Dervio e Bellano, seguiti poi da Bosisio Parini, Casargo, Osnago, Parlasco, Robbiate. In questi otto comuni del lecchese rondini e balestrucci sono un pochino più tutelati. Non è molto, ma è un inizio. Aspettiamo qualche comune “ritardatario”, che non mancheremo di segnalare su questo sito, così come non mancheremo di riproporre l’iniziativa, auspicando ovviamente una maggiore attenzione da parte dei Sindaci. |
Interventi edilizi?
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Swifts and insulation leaflet |

Comuni amici delle rondini |