Si è tenuto a Padova dal 20 al 24 giugno il CNIE - XXV Congresso Nazionale Italiano di Entomologia, promosso dall'Accademia Nazionale Italiana di Entomologia e dalla Società Entomologica Italiana. Al congresso è stato presentato un poster relativo a BarroBugBox a titolo "Realizzazione e gestione di siti di nidificazione per i pronubi selvatici del Parco Monte Barro". Il progetto BarroBugBox, che vede protagonista il WWF Lecco in collaborazione con Parco Monte Barro e Apilombardia - Associazione Regionale Produttori Apistici, è stato avviato nel 2013 e ha l'intento di promuovere la presenza di insetti impollinatori selvatici presenti nel Parco Regionale del Monte Barro. Il Barro è un'area caratterizzata da un’elevata biodiversità floristica, con la presenza di circa 1100 specie vegetali (Brusa & Villa, 2015), molte delle quali ad impollinazione entomofila (quindi tramite l'intervento determinante di insetti). Il poster presentato ha riscosso grande interesse tra gli oltre trecento entomologi presenti al Congresso nazionale.
I gamberi di fiume autoctoni stanno subendo una rarefazione drammatica che, di anno in anno, sta portando, sia nel territorio lecchese che in tutto il nord-Italia, alla scomparsa di ormai quasi tutte le popolazioni esistenti. Un progetto di ricerca del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con WWF Lecco e Parco Regionale Monte Barro è stato finanziato dall’importante organizzazione filantropica “The Mohamed bin Zayed Species Conservation Fund”, con sede ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) e operativa a livello mondiale. L’obiettivo del progetto è di comprendere le cause di tale rarefazione e fornire indicazioni precise per la gestione delle popolazioni del gambero italiano Austropotamobius pallipes che ancora sopravvivono. Il progetto vedrà l’attuazione di un’attenta indagine su siti di presenza accertata fino al 2005 in diverse località prealpine e appenniniche del Nord Italia. Tale indagine servirà ad ottenere un quadro aggiornato delle cause che stanno determinando l’estinzione delle popolazioni di A. pallipes e a fornire delle indicazioni efficaci per proteggere il più rapidamente possibile le poche che ancora resistono. Inoltre all’interno del Parco Regionale del Monte Barro si effettuerà un tentativo di ripristino di un’importante popolazione di gamberi che è andata estinta nel 2013 in località San Michele (Galbiate), dove un’introduzione di probabile origine dolosa di gamberi alloctoni della specie Orconectes limosus, originari degli Stati Uniti orientali, ha infettato i gamberi autoctoni provocando nel giro di 24/48 ore la completa estinzione della popolazione presente in quella località. Orconectes limosus sono infatti portatori sani di un temibile fungo, detto “peste del gambero”, in grado di uccidere in pochi giorni intere popolazioni di gamberi nostrani. Referente per il WWF dell’importante progetto di studio e reintroduzione sarà il Dott. Raoul Manenti, vicepresidente dell’Associazione lecchese, che vediamo impegnato nelle immagini seguenti con alcuni attivisti WWF lecco, in attività di monitoraggio notturno del gambero di fiume. Maggiori dettagli sul progetto sono disponibili direttamente sul sito dell’organizzazione araba che ha assicurato il finanziamento: http://www.speciesconservation.org/case-studies-projects/white-clawed-crayfish/12949.
Sono previste quattro serate della durata di circa 1 ora e mezza - due ore ciascuna, in cui verranno proiettate presentazioni che andranno a illustrare diversi aspetti della microfauna del territorio lombardo.
Sono inoltre previste due uscite in campo, per cercare di avvistare le specie di maggiore interesse. Venerdì 6 maggio 20.45:
La mission del WWF di costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura.La finalità di un GAS è provvedere all'acquisto di beni e servizi cercando di realizzare una concezione più umana dell'economia, cioè più vicina alle esigenze reali dell'uomo e dell'ambiente. Sulla base di queste premesse, riconosciute e condivise, l’Associazione WWF Lecco e l’Associazione ReteGasAcliLecco hanno sottoscritto un accordo di partnership, finalizzato a promuovere reciprocamente sul territorio lecchese gli ambiti, le finalità e le priorità delle due Associazioni, per perseguire obiettivi condivisi attraverso la messa in comune di risorse e competenze. L’ambito specifico della partnership riguarderà in particolare le seguenti aree di attività:
“Nell'ambito del nostro impegno di Aclisti con le Associazioni che perseguono il BENE COMUNE nel percorso di incontri intitolati “Un ponte sulla Città” ben si inserisce questo accordo. -sottolinea il Presidente ACLI Lecco Luigi Adelchi Panzeri- “Ci piace aggiungere alla condivisione culturale l'opportunità di eventi portati avanti insieme per dare concretezza ai valori di grande umanità quali un rapporto armonioso con il creato e le sue risorse. Speriamo così di contribuire alla sensibilizzazione dei cittadini circa queste tematiche di grande attualità che ci aprono ad orizzonti e a comportamenti per un futuro migliore”. Come WWF Lecco invitiamo Soci e simpatizzanti a conoscere la realtà del Gas Acli Lecco e ad aderire, compilando il modulo di iscrizione, da far pervenire alla sede del GAS (presso la Sede ACLI Lecco di Via Balicco 113, tel. 0341.350450 (int. 1), fax 0341.271798, e-mail: [email protected])
E' la prima volta che nella storia d’Italia istituzioni e cittadini si troveranno fianco a fianco in un referendum che vuole liberare il nostro mare dalle servitù petrolifere e emancipare il Paese dai combustibili fossili. Il prossimo 17 aprile si svolgerà il referendum sul tema della ricerca e dell’estrazione di idrocarburi. In caso di vittoria del “SI” sarebbe cancellata la norma che consente alle società petrolifere, che abbiano già i permessi o le concessioni, di estrarre senza limiti di tempo gas e petrolio entro l’area off-limits delle 12 miglia dalla nostra costa. Il Governo ha dovuto già cambiare in corsa le norme sbagliate del Decreto Sblocca Italia per rispondere all’iniziativa referendaria di 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) ed è stato obbligato a rigettare ben 27 procedimenti autorizzativi in corso. E’ già questa una vittoria del fronte referendario, promosso dalle Regioni che vede il sostegno del Comitato delle Associazioni (www.fermaletrivelle.it) il 17 aprile il WWF chiede un mare di SI perché:
Al referendum del 17 aprile
|
WWF Lecco aderisce al Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero. Ai tavoli WWF sarà anche possibile sottoscrivere il modulo di raccolta firme contro il progetto di teleriscaldamento alimentato a rifiuti che SILEA intende attuare, condannando per decenni il nostro territorio all'incenerimento di rifiuti provenienti da fuori provincia/regione. |
Sarà inoltre possibile sottoscrivere anche la petizione per la promozione di modelli di turismo e di attività sportive sostenibili sul S.I.C. Lago di Pusiano. |