In vista di Halloween, appuntamento per la serata di venerdì 28 ottobre, in Villa Bertarelli a Galbiate, per una serata alla scoperta di piante carnivore, velenose e aliene! La serata è aperta a tutti, adulti e bambini (consigliata comunque un'età dai 10-12 anni...) ed è a ingresso libero. E' gradita la prenotazione via WhatsApp allo 0341 1716138, semplicemente comunicando nome, cognome e numero di persone. La serata è a numero chiuso e le prenotazioni avranno la priorità di accesso alla sala. Nell'ambito del Progetto BarroBugBox sono ora disponibili le nuovissime bugbox realizzate per WWF Lecco dall'Azienda Agricola La Bevera, di Monticello Brianza! La progettazione tiene conto di anni di esperienza sul campo, i materiali sono accuratamente selezionati e la produzione è assolutamente "made in Italy". Una bugbox favorisce la biodiversità nel nostro orto e nel nostro giardino, ed è preziosa per favorire la presenza di tutti quegli insetti che ci aiutano aprevenire le malattie delle piante, dovute a parassiti. Le bugbox sono colonizzate prevalentemente da api solitarie, si tratta di oltre 20.000 specie di impollinatori che non vivono in un alveare, ma che ricoprono anch’essi un ruolo di estrema importanza nel delicato equilibro naturale. Non producono miele e non sono per nulla aggressive, mentre sono fondamentali per l’intero ecosistema. Per avere una bugbox WWF Lecco da posizionare nei pressi del vostro spazio verde, sia esso un balcone, un prato o un orto, è richiesta una donazione minima di 30,00€ a esclusiva copertura dei costi di produzione. La consegna è prevista solo in provincia di Lecco (per ovvi motivi legati ai costi di spedizione...). CONSIGLI PER IL POSIZIONAMENTO DELLA BUGBOX
![]()
Nella mattinata di domenica 25 settembre Wwf Lecco ha organizzato un intervento di pulizia del lungolago di via Adda a Lecco, nell’ambito del progetto nazionale WWF “RiPartyAmo”, che si propone di intervenire a livello nazionale su 20 milioni di mq di territorio per ripulire spiagge, margini dei fiumi e fondali dai rifiuti e dalla plastica. Una ventina i volontari presenti, sotto un cielo grigio autunnale. Con guanti e sacchi hanno ripulito il tratto tra il ponte Kennedy e l’area della Canottieri Lecco, per poi spostarsi sul tratto prospicente di Malgrate per completare l’intervento. Circa un centinaio di chilogrammi di rifiuti raccolti, tra rottami di metallo, bottiglie di vetro, carta e cartone, polistirolo, lattine, tappi di bottiglia e frammenti di oggetti di ogni tipo. Preponderante purtroppo la presenza di plastica: contenitori, bottiglie, imballaggi vari… L’inquinamento della plastica è uno di quegli aspetti in cui ogni cittadino può fare la differenza. Sebbene il sostanziale cambiamento di rotta può essere ottenuto solo con il coinvolgimento della filiera produttiva che può sostituire i prodotti plastici con prodotti realizzati in altri materiali alternativi e in plastica riciclata, e delle pubbliche amministrazioni che devono organizzare la raccolta e il riciclo dei prodotti plastici, ognuno di noi deve sentire forte l’impegno nel corretto smaltimento dei rifiuti plastici, nell’utilizzare sacche per la spesa multiuso ed evitare di acquistare prodotti con imballaggi in plastica, in modo da ridurne il consumo e generare una nuova richiesta sui mercati di prodotti realizzati con materiali e processi produttivi sostenibili.
Anche per il 2022, nell’ambito del progetto nazionale WWF #GenerAzioneMare “No Plastic in Nature”, torna il Tour “Spiagge Plastic Free”, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, nella sua forma di pulizia dei litorali e sponde fluviali. L'obiettivo è di riuscire a ripulire 3 milioni di m² di territorio (spiagge, fondali, aree naturali). Ma non solo: oltre a questa attività principale, nel 2022 il Tour sarà arricchito anche da una vera e propria attività di citizen science e cioè da un’attività di monitoraggio delle microplastiche, che prevede la raccolta e catalogazione dei rifiuti e delle microplastiche, dati che verranno valorizzati con un documento WWF Italia che analizzerà le principali fonti dei rifiuti e le principali azioni di riduzione e mitigazione. WWF Lecco, in collaborazione con l'Associazione CK90 e il patrocinio del Comune, ha organizzato una mattinata di pulizia del lungolago di Vercurago: una trentina volontari, sacchi alla mano, hanno ripulito un’area di spiaggia lunga circa 500 metri... ![]() Nonostante la spiaggia di Vercurago venga regolarmente pulita dal Comune, i volontari hanno trovato e raccolto molti rifiuti disseminati su prato e spiaggia, oltre a quelli prelevati con l’aiuto delle canoe all’interno del canneto adiacente alla spiaggia, per un totale di poco meno di un centinaio di kg. Tra i rifiuti rinvenuti raccolti vari rottami di metallo, molte bottiglie di vetro, carta e cartone, lattine, tappi di bottiglia, quasi 800 mozziconi di sigarette e tantissima plastica tra bottiglie, tappi, sacchetti, bastoncini, contenitori e frammenti di oggetti. Non dimentichiamo però anche le microplastiche, ovvero piccoli frammenti di plastica di dimensione inferiore al mezzo centimetro, che sono quasi invisibili perché nascoste tra i sassi, la sabbia o le alghe che l’acqua porta a riva: l’attività di ricerca delle microplastiche, svolta campionando alcuni punti della spiaggia, ha evidenziato che ogni metro quadrato di spiaggia contiene almeno una quarantina di micro-frammenti, che trascinati poi dalle onde all’interno del lago sono ugualmente pericolose per la salute degli animali e rappresentano un grave danno ambientale. Le cause dell’inquinamento da microplastiche sono in parte legate ai gesti quotidiani e a comportamenti incivili, come l’abbandono nell’ambiente o lo smaltimento scorretto di rifiuti plastici. Ma anche attività in apparenza innocue, come il lavaggio in lavatrice di tessuti sintetici, i quali rilasciano negli scarichi domestici enormi quantità di microfibre. Per il secondo anno consecutivo, WWF Lecco ha ospitato i partecipanti al Master di I livello in "Salvaguardia della fauna selvatica: per una conservazione integrata", organizzato dall'Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione). Il Master si propone di formare figure specializzate nella conservazione e gestione della fauna selvatica, sviluppando un approccio integrato, sia teorico che tecnico e pratico, per la gestione della fauna selvatica e dei progetti di conservazione delle specie e dei loro habitat in una prospettiva di sostenibilità. L'evento di è svolto il 29 e 30 aprile, nel Parco Regionale del Monte Barro.
I corsisti sono stati accompagnati nelle due giornate in alcuni degli ambienti più interessanti del Parco, avendo modo di seguire i numerosi progetti cui WWF Lecco contribuisce all'interno dell'area protetta, in un percorso che ha toccato lo stagno di Prà Pozzetto, la valle del Faè, i prati magri, San Michele, l'Eremo... incontrando le numerose specie di microfauna presenti nei vari e differenti habitat del Parco. Di seguito la Galleria Fotografica delle due giornate. WWF, LIPU, Legambiente e Federazione Pro Natura, diffidano il Comune di Barzio sul progetto per i nuovi impianti sciistici ai Piani di Bobbio, che va a sgravare da usi civici 1.500.000mq di prati e pascoli. Il comunicato stampa congiunto: Dopo la denuncia, WWF ha organizzato un'Assemblea Pubblica, durante la quale c'è stato modo di confrontarsi e chiarire l'errore che rischiava di dare il via libera a uno sgravio enorme degli usi civici sull'altopiano. Di seguito l'articolo di approfondimento sulla serata:
Come da verbale del Consiglio Direttivo, riunito in data 23/3/2022, e come previsto dall’articolo 8 dello Statuto Associativo, è convocata l'Assemblea Ordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco per il giorno 5 aprile 2022 alle ore 24:00 (prima convocazione) e giovedì 7 aprile 2022 alle ore 21.00 (seconda convocazione) presso la sede A.P.E. di via Fritsch 17 a Lecco.
Ordine del giorno:
Marzo segna l’inizio della nuova campagna di monitoraggio della migrazione dei rospi lungo il tratto della SP 583 Lecco-Bellagio tra la località Melgone di Mandello del Lario e la località Onno, in comune di Oliveto Lario. Il sito, che ricade a cavallo delle provincie di Lecco e di Como, è ormai uno tra i più importanti in Ragione Lombardia, censito nel piano regionale di tutela delle popolazioni di anfibi denominato Progetto Rospi, già patrocinato dalla Direzione Generale Tutela Ambiente della Regione e avviato dal 1990, con oltre 20.000 rospi censiti. Visita questa pagina per saperne di più e scoprire come operano i volontari sul territorio lecchese... In preparazione della Campagna Rospi 2022, per il week-end del 5 e 6 marzo prossimo, le associazioni che coordinano la campagna di salvataggio propongono un campo di lavoro al Melgone per preparare il sito, installare le barriere contenitive a bordo strada, raccogliere i rifiuti abbandonati e ripulire i punti più critici attraverso i quali si muoveranno gli abfibi.
A giugno 2021, l’Associazione WWF Lecco, in collaborazione con i Dipartimenti di Bioscienze e di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, e dal Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentari dell’Università degli Studi di Padova, ha lanciato il questionario “Biodiversità e Impollinatori”, con lo scopo di contribuire ad un progetto scientifico mirante alla salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori. Lo scorso 21 ottobre il Dott. Alberto Chirico si è infatti laureato in Scienze Naturali, con una tesi dal titolo "Percezione pubblica e conservazione: un questionario online sugli insetti impollinatori", relatrice Prof. Morena Casartelli, correlatore Dott. Marco Bonelli, del Dipartimento di Bioscienze dell'Università degli Studi di Milano. L’obiettivo del lavoro di tesi è stato quello di indagare, tramite lo sviluppo e la diffusione del questionario online, le conoscenze della popolazione residente in Italia sugli insetti impollinatori, le minacce a cui questi animali sono esposti e la consapevolezza dell’importanza della loro protezione, al fine di ottenere dei dati che possano essere utili in futuro per rendere maggiormente efficaci attività di divulgazione su questi temi e progetti di conservazione in favore degli insetti pronubi selvatici. Il questionario proposto sul sito WWF Lecco ha raccolto le risposte di 1.151 persone in tre mesi. Le risposte sono state registrate in una matrice di dati, successivamente elaborati ed analizzati tramite tecniche di statistica descrittiva e referenziale. La tesi di Alberto si è focalizzata su analisi preliminari dei risultati ottenuti, e nel corso del suo lavoro ha sviluppato un testo contenente considerazioni ed approfondimenti relativi alle domande proposte nel questionario. Il lavoro di tesi di Alberto Chirico rappresenta il primo studio che testa le conoscenze della popolazione italiana sugli insetti impollinatori, le minacce a cui questi animali sono esposti e la propensione alla loro protezione, al fine di ricavare dati utili per migliorare l’efficacia di futuri progetti di conservazione e le attività di divulgazione a favore di questi importantissimi animali. Considerazioni e approfondimenti Di seguito vengono riportate considerazioni e approfondimenti per quelle domande del Questionario che prevedevano risposte aperte o risposte multiple, ma non per quelle in cui il partecipante doveva rispondere con un semplice SI/NO, perché queste risposte erano volte soltanto a valutare conoscenze specifiche, così come per quelle che si riferivano a valutazioni o esperienze personali e per quelle relative alle informazioni anagrafiche. Quando opportuno, e con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla ricerca, nelle risposte vengono citate anche pubblicazioni scientifiche in modo da supportare le affermazioni fatte. N.B.: I dati completi raccolti verranno elaborati al fine di produrre un articolo scientifico, che verrà poi divulgato, rendendo disponibili tutte le risposte alle domande poste nel questionario.
Sabato 27 novembre 2021, gli attivisti WWF Lecco saranno impegnati nella periodica manutenzione naturalistica di un importante stagno situato sulle pendici del Monte Barro in località Prà Pozzetto, intorno ai 600 metri di quota. Si tratta di un’attività che l’associazione porta avanti da diversi anni, all’interno dell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro, con la collaborazione dell’Ente gestore. La regolare manutenzione naturalistica dello stagno artificiale ha favorito negli anni l’insediamento di anfibi, libellule e numerose altre specie di animali semi-acquatici, in un territorio dove non sono presenti corpi idrici stagnanti naturali. Prà Pozzetto è così diventato un importante sito riproduttivo per una microfauna importantissima per la biodiversità dell’area. Quest’anno alla tradizionale attività di gestione, che consente allo stagno di mantenere intatta la sua funzionalità, si aggiunge un ulteriore importantissima attività. Nel comune cremonese di Rivolta d’Adda, a seguito di un’opera di lottizzazione attualmente in corso, un importante sito riproduttivo di tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e di tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris meridionalis) è in procinto di essere definitivamente distrutto. È stato però possibile creare un nuovo stagno poco distante dall’area interessata alla lottizzazione. Il nuovo stagno è però privo di vegetazione e rifugi e necessita di essere reso idoneo alla colonizzazione da parte dei tritoni. Per questo motivo, nella stessa giornata di sabato, una parte del materiale vegetale prelevato dallo stagno di Prà Pozzetto sarà quindi traportato e reinserito nell’invaso di Rivolta d’Adda. Lo stagno di Prà Pozzetto rappresenta un ideale donatore, in quanto privo di pesci, di alloctoni e caratterizzato da una comunità macrobentonica idonea a fornire prede ai tritoni anche in un contesto planiziale. Dal “vecchio” stagno di Prà Pozzetto, sul Monte Barro, partirà quindi una sorta di donazione naturalistica per dare vita al “nuovo” stagno di Rivolta d’Adda. Coordinatore scientifico dell’attività è il Dott. Raoul Manenti, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e Consigliere dell’Associazione WWF Lecco. Di seguito la Galleria Fotografica della giornata.
|