A giugno 2021, l’Associazione WWF Lecco, in collaborazione con i Dipartimenti di Bioscienze e di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, e dal Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentari dell’Università degli Studi di Padova, ha lanciato il questionario “Biodiversità e Impollinatori”, con lo scopo di contribuire ad un progetto scientifico mirante alla salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori. Lo scorso 21 ottobre il Dott. Alberto Chirico si è infatti laureato in Scienze Naturali, con una tesi dal titolo "Percezione pubblica e conservazione: un questionario online sugli insetti impollinatori", relatrice Prof. Morena Casartelli, correlatore Dott. Marco Bonelli, del Dipartimento di Bioscienze dell'Università degli Studi di Milano. L’obiettivo del lavoro di tesi è stato quello di indagare, tramite lo sviluppo e la diffusione del questionario online, le conoscenze della popolazione residente in Italia sugli insetti impollinatori, le minacce a cui questi animali sono esposti e la consapevolezza dell’importanza della loro protezione, al fine di ottenere dei dati che possano essere utili in futuro per rendere maggiormente efficaci attività di divulgazione su questi temi e progetti di conservazione in favore degli insetti pronubi selvatici. Il questionario proposto sul sito WWF Lecco ha raccolto le risposte di 1.151 persone in tre mesi. Le risposte sono state registrate in una matrice di dati, successivamente elaborati ed analizzati tramite tecniche di statistica descrittiva e referenziale. La tesi di Alberto si è focalizzata su analisi preliminari dei risultati ottenuti, e nel corso del suo lavoro ha sviluppato un testo contenente considerazioni ed approfondimenti relativi alle domande proposte nel questionario. Il lavoro di tesi di Alberto Chirico rappresenta il primo studio che testa le conoscenze della popolazione italiana sugli insetti impollinatori, le minacce a cui questi animali sono esposti e la propensione alla loro protezione, al fine di ricavare dati utili per migliorare l’efficacia di futuri progetti di conservazione e le attività di divulgazione a favore di questi importantissimi animali. Considerazioni e approfondimenti Di seguito vengono riportate considerazioni e approfondimenti per quelle domande del Questionario che prevedevano risposte aperte o risposte multiple, ma non per quelle in cui il partecipante doveva rispondere con un semplice SI/NO, perché queste risposte erano volte soltanto a valutare conoscenze specifiche, così come per quelle che si riferivano a valutazioni o esperienze personali e per quelle relative alle informazioni anagrafiche. Quando opportuno, e con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla ricerca, nelle risposte vengono citate anche pubblicazioni scientifiche in modo da supportare le affermazioni fatte. N.B.: I dati completi raccolti verranno elaborati al fine di produrre un articolo scientifico, che verrà poi divulgato, rendendo disponibili tutte le risposte alle domande poste nel questionario.
Sabato 27 novembre 2021, gli attivisti WWF Lecco saranno impegnati nella periodica manutenzione naturalistica di un importante stagno situato sulle pendici del Monte Barro in località Prà Pozzetto, intorno ai 600 metri di quota. Si tratta di un’attività che l’associazione porta avanti da diversi anni, all’interno dell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro, con la collaborazione dell’Ente gestore. La regolare manutenzione naturalistica dello stagno artificiale ha favorito negli anni l’insediamento di anfibi, libellule e numerose altre specie di animali semi-acquatici, in un territorio dove non sono presenti corpi idrici stagnanti naturali. Prà Pozzetto è così diventato un importante sito riproduttivo per una microfauna importantissima per la biodiversità dell’area. Quest’anno alla tradizionale attività di gestione, che consente allo stagno di mantenere intatta la sua funzionalità, si aggiunge un ulteriore importantissima attività. Nel comune cremonese di Rivolta d’Adda, a seguito di un’opera di lottizzazione attualmente in corso, un importante sito riproduttivo di tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e di tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris meridionalis) è in procinto di essere definitivamente distrutto. È stato però possibile creare un nuovo stagno poco distante dall’area interessata alla lottizzazione. Il nuovo stagno è però privo di vegetazione e rifugi e necessita di essere reso idoneo alla colonizzazione da parte dei tritoni. Per questo motivo, nella stessa giornata di sabato, una parte del materiale vegetale prelevato dallo stagno di Prà Pozzetto sarà quindi traportato e reinserito nell’invaso di Rivolta d’Adda. Lo stagno di Prà Pozzetto rappresenta un ideale donatore, in quanto privo di pesci, di alloctoni e caratterizzato da una comunità macrobentonica idonea a fornire prede ai tritoni anche in un contesto planiziale. Dal “vecchio” stagno di Prà Pozzetto, sul Monte Barro, partirà quindi una sorta di donazione naturalistica per dare vita al “nuovo” stagno di Rivolta d’Adda. Coordinatore scientifico dell’attività è il Dott. Raoul Manenti, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e Consigliere dell’Associazione WWF Lecco. Di seguito la Galleria Fotografica della giornata.
Weekend particolarmente intenso, quello del 9-10 ottobre, per gli attivisti WWF Lecco impegnati sabato con il tradizionale evento dedicato ai bambini, in Villa Bertarelli a Galbiate, e domenica con la festa nazionale della Natura in Città a Lecco. Sabato una ventina di bimbi hanno partecipato con entusiasmo alla presentazione del volumetto “Un pomeriggio con Gismund”, realizzato da WWF Lecco in collaborazione con il Parco Regionale Monte Barro, presente all’evento in Villa Bertarelli con il suo Presidente Paola Golfari. La lettura animata del testo ha accompagnato i bambini alla scoperta della vita e delle abitudini di ricci e salamandre, impollinatori selvatici e gamberi di fiume, e della splendida biodiversità del Parco. Disegni e lavori con le foglie, la creazione di borse personalizzate e di piccoli ricci ponpon, la produzione di palline di cibo per gli uccellini selvatici… tante attività che hanno intrattenuto i piccoli ospiti per l’intero pomeriggio di sabato. “Purtroppo abbiamo dovuto fortemente limitare la partecipazione e chiudere anticipatamente le iscrizioni” -ha detto il Presidente del WWF lecchese, Lello Bonelli – “ma è stato comunque un segnale di ripresa, dopo la pausa dello scorso anno. Ritrovare i bambini e vederli pasticciare con foglie e colori, così entusiasti di scoprire la bellezza della natura, è sempre un evento che ci riempie di gioia. C’è tanto lavoro preparatorio, reso ancora più impegnativo dalle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria. L’auspicio di tutti noi è ora quello di ritrovarci per la prossima edizione, finalmente a pieno regime anche con le partecipazioni.”. Un sincero ringraziamento da parte del WWF al Parco Regionale del Monte Barro, che ha ospitato l’iniziativa, e a “Il Campo dei fiori” di Galbiate, che ormai da alcuni anni supporta con regolarità l’attività di educazione ambientale dedicata ai più piccoli. Domenica invece, nell’ambito dell’iniziativa del WWF Italia “Urban Nature”, la sezione lecchese ha proposto una challenge aperta a tutti i cittadini. La sfida era quella di riuscire a riconoscere il maggior numero di specie di alberi scelti tra quelli presenti nella città a Lecco, posti approssimativamente entro un raggio di circa un chilometro dal punto di partenza della challenge, individuati e contrassegnati dai volontari del WWF Lecco con un bollo rosso numerato. Ogni iscritto ha ricevuto una mappa del centro cittadino, realizzata per l’occasione, con le indicazioni per scoprire sedici specie arboree presenti nell’area, e una scheda da compilare con i dati degli alberi riconosciuti. Grande impegno da parte di tutti i partecipanti alla sfida, che, partiti dal sagrato della Basilica di Lecco, hanno poi riconsegnato le schede entro il tempo massimo di un’ora e 15 minuti. I vincitori, che hanno individuato correttamente il maggior numero di specie, hanno ricevuto in premio una pubblicazione naturalistica e la tessera di Socio WWF, valida un anno, che dà anche diritto ad entrare gratuitamente in tutte le Oasi WWF aperte al pubblico. Per chiudere l’evento e lasciare un segno della giornata, WWF Lecco ha seminato un vasto assortimento di oltre 500 bulbi e tuberi da fiore nell’aiuola di piazza Manzoni dove la sezione lecchese del WWF, a inizio anni 90, mise a dimora alcuni carpini, in collaborazione con l’allora Amministrazione Comunale, e pose una targa in memoria di “Chico” Mendes, ucciso per il suo impegno nella lotta contro il disboscamento della foresta amazzonica. L’augurio è quello di ritrovare la prossima primavera un verde pubblico più fiorito anche per fornire nutrimento alle numerose specie di insetti impollinatori che vivono in città. Da Giovanna Corti, vicepresidente del WWF Lecco, un ringraziamento “a don Davide Milani, per l’ospitalità e lo spazio concesso per l’iniziativa, a WashDog Lecco che ha contribuito all’evento, ma soprattutto a tutti i lecchesi che hanno partecipato con entusiasmo alla giornata di Festa della Natura in Città.”. Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean Up The World, il più grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale, nato a Sydney nel 1989, che coinvolge ogni anno oltre 35 milioni di persone in circa 120 Paesi. In Italia gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI e di ANCI. L’obiettivo della campagna è sensibilizzare i cittadini sull’abbandono dei rifiuti, una pratica ancora troppo diffusa in tutti i territori. Quest'anno la storica giornata di pulizia promossa da Legambiente sarà proposta insieme alla Giornata del Verde Pulito di Regione Lombardia, per una collaborazione che mette al centro il territorio e la cura per il pianeta ed è inserita anche all’interno degli eventi della Settimana della Mobilità Sostenibile di Lecco. La data della manifestazione a Lecco è programmata per Domenica 26 Settembre. Il ritrovo sarà per tutti alle ore 15.00 in Piazza XX Settembre, sotto al Palazzo delle Paure, dove ci sarà un banchetto di Legambiente ad aspettarvi per l’accoglienza. Ci divideremo poi in gruppi più piccoli per evitare assembramenti e coprire meglio diverse zone che vogliamo ripulire. L’azione di clean-up si svolgerà infatti in varie parti della città (nel raggio di circa 5-10 minuti a piedi, in bici o con un servizio navetta) che verranno comunicate in quella sede ai diversi gruppi.
Chiediamo a tutti i partecipanti di portare l’occorrente, ma nel caso non avessero il materiale forniremo guanti, pettorine e i sacchetti per raccogliere rifiuti che verranno poi buttati in sacchi più grandi messi a disposizione dall’organizzazione e successivamente accumulati nei punti di ritiro per Silea SPA. Parteciperanno oltre a Legambiente Lecco, anche WWF Lecco, Eco86, FIAB-LeccoCiclabile, FFF Lecco, SOS Metal Detector, Coop. Eliante, ABIL, Officina Gerenzone, Progetto SIMILE Monitoraggio Laghi... Come previsto, sta proseguendo l’attività del Parco Regionale del Monte Barro nel miglioramento forestale dei boschi, con l’unico fine di garantire la conservazione di buoni livelli di biodiversità naturale. Al fine della migliore esecuzione dei prossimi interventi, nell’ambito del Progetto Life Gestire di Regione Lombardia sono stati avviati:
Nel prossimo autunno, previo idoneo incontro pubblico di presentazione, sarà lanciata una campagna di citizen science con la quale si intende coinvolgere chiunque sia disponibile all’utilizzo di una specifica app per contribuire alle azioni di monitoraggio degli insetti, sul Barro e nei territori contermini. L’avvio della seconda fase dei lavori forestali, pure finanziata dal progetto Life Gestire ed incentrata soprattutto sul controllo dei ricacci dell’alloctona quercia rossa, sul completamento dell’eradicazione di questa specie dannosa ai boschi e sull’impianto di 1.000 giovani querce autoctone e di altre specie forestali, è stato disposto entro il 15 novembre 2021. Da anni WWF Lecco collabora con il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Valpredina, una struttura realizzata dal WWF Italia che ha lo scopo di recuperare animali selvatici feriti o in difficoltà per curarli e rimetterli in libertà, svolgendo questo servizio in convenzione con Regione Lombardia e con bacino di utenza le provincie di Brescia, Bergamo e Lecco. Nel corso della giornata di sabato, WWF Lecco ha provveduto al trasporto da Valpredina di tre esemplari di gheppio e quattro giovani civette, curati dai veterinari del CRAS e pronti alla reintroduzione in natura. La liberazione è avvenuta nell’area protetta del Parco regionale del Monte Barro, nella zona di San Michele. Il gheppio (Falco tinnunculus) è un piccolo rapace diurno, della dimensione di un piccione, che predilige ambienti aperti, praterie, boschi, ma che spesso nidifica anche in città. È un eccellente cacciatore, in particolare di piccoli passeriformi, lucertole, piccoli serpenti, e micromammiferi. Spesso lo si vede in attesa di prede sopra tralicci, cavi dell’alta tensione, o sui rami sporgenti lungo strade o sentieri. È caratteristica la sua capacità di restare quasi immobile in volo in un punto, sbattendo rapidamente le ali e osservando il suolo in cerca di prede, assumendo una forma conosciuta come “spirito santo”. È l’unico piccolo rapace nelle nostre regioni con questa capacità, che ne permette l’identificazione certa anche da molto lontano. La civetta (Athene noctua) è anch’esso un piccolo rapace, ma con abitudini prevalentemente notturne. È lunga poco più di 20 cm, con un’apertura alare di 60cm e un peso che oscilla tra i 100 e i 200 grammi. Anche la civetta si ciba di piccoli roditori, rettili e grossi insetti, cacciando solitamente le sue prede al suolo partendo da un posatoio. Nidifica in cavità come vecchi alberi o nicchie nei muri. L’area protetta del Monte Barro, con boschi maturi e cascinali, spazi aperti e zone ad agricoltura mista, è un habitat ideale per queste due specie, che ci si augura possano trovare le condizioni idonee per riprodursi e contribuire alla biodiversità del Parco.
WWF Lecco, in collaborazione con due dipartimenti universitari, propone la compilazione di un questionario su biodiversità e impollinatori Il coinvolgimento del pubblico nella scienza comprende una moltitudine di attività che impegnano i ricercatori nell’ascolto, nella comprensione, nella condivisione e nell’interazione con i non-specialisti. Tale attività, oltre ad avere una valenza etica, può risultare fondamentale per l’efficacia di progetti scientifici. Da oggi è possibile contribuire ad un progetto scientifico che mira alla salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori, semplicemente rispondendo al breve questionario “Biodiversità e Impollinatori”, proposto dall’Associazione WWF Lecco, dai Dipartimenti di Bioscienze e di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, e dal Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentari dell’Università degli Studi di Padova. Le opinioni e le risposte, oltre ad aiutare i ricercatori nello sviluppare strategie efficaci per la gestione della biodiversità e degli impollinatori, saranno fondamentali per la tesi di laurea di un giovane studente di Scienze Naturali dell’Università di Milano. Il questionario può essere compilato e condiviso al seguente link: https://forms.gle/C1assvjKpA4wShEU7. Il questionario è aperto a tutti e le risposte di tutti sono importanti. Al termine del progetto sarà possibile consultare su questo sito del materiale per approfondire i temi trattati nelle domande e i risultati della ricerca.
Si è svolta, su piattaforma Google Meet, l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’Associazione WWF Lecco, la prima dopo il rinnovo dello Statuto, registrato all’Agenzia delle Entrate di Lecco lo scorso luglio, per il necessario adeguamento alla nuova normativa prevista dalla Riforma del Terzo Settore. Un passaggio burocratico pesante, con tempistiche e modalità sconvolte dall'emergenza covid-19, portato avanti grazie al costante e prezioso contributo della Dott.sa Clara Corti, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, che ha supportato "pro-bono" l’Associazione nel lungo percorso di adeguamento dello Statuto e nei passaggi successivi all'Agenzia delle Entrate, sui Registri Regionali e Provinciali del Volontariato. La relazione sulle attività 2020rimo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci la relazione sulle attività associative 2020 (disponibile nell'area Documenti). In un anno segnato dalla situazione sanitaria, difficile anche per l’associazionismo, WWF Lecco è riuscito comunque a concretizzare alcune attività divulgative di educazione ambientale, tra le quali spiccano l’organizzazione di un concorso di disegno online per i ragazzi delle scuole elementari e medie del territorio, le escursioni naturalistiche all’Orrido di Inverigo e sul Lago di Olginate (ovviamente limitate nel numero di partecipanti), la pubblicazione del libro “Gismund e gli altri”, iniziativa editoriale rivolta ai bambini, alla scoperta dei vari aspetti naturalistici del Parco. Di fondamentale importanza l’attività di “vigilanza” sul territorio, con osservazioni ai PGT dei Comuni, segnalazioni, opposizioni e denunce su ogni tentativo di sfruttamento del patrimonio ambientale: tra i momenti più significativi il flashmob sul torrente Varrone nell’ambito dell’iniziativa nazionale “La protesta dei pesci di fiume”, vicenda che si è poi conclusa lo scorso novembre con il diniego formulato dalla Provincia di Lecco per la realizzazione dell’idroelettrico sul torrente Fraina (Premana), e l’impegno, con raccolta di oltre 1.700 firme, per contrastare l’abbattimento, purtroppo poi comunque realizzato, dei pini sul lungolago di Malgrate, vicenda che ha poi portato l’Associazione a presentare un esposto alla Corte dei Conti lombarda, corredata di dettagliata perizia agronomica, al fine di sollecitare un controllo sulla correttezza delle procedure seguite. Riconfermato l’impegno scientifico e di ricerca, in particolare con il progetto BarroBugBox, per la tutela degli impollinatori selvatici, in corso con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, CCIAA ed ERSAF. L’Associazione sta lavorando in questo inizio anno per coinvolgere nei progetti di ricerca anche alcune Università italiane. Intensificata infine la collaborazione con le altre realtà ambientaliste del territorio, Legambiente, CAI Lecco, Greenpeace, Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero… con la partecipazione anche a iniziative e manifestazioni congiunte: dalla “Econuotata per il lago e l’ambiente”, al “mese per la Custodia del Creato”, da “Puliamo il mondo” a “Urban Nature”… Per il 2021, oltre alla normale amministrazione e ai “tradizionali” impegni nei confronti anche delle iniziative promosse dal WWF Italia, sono già identificati alcuni progetti in fase realizzativa. La gran parte delle attività “sul campo” restano purtroppo subordinate alle possibilità derivanti dalla regolamentazione delle normative di contenimento della pandemia covid-19: proprio in questi giorni, ad esempio, parte l’annuale campagna per la tutela delle migrazioni dei rospi del Moregallo, che quest’anno ha dovuto sottostare a una specifica approvazione della Prefettura di Lecco per quanto riguarda le modalità autorizzative di accesso dei Volontari ai siti migratori. I bilanciSono stati presentati il bilancio consuntivo 2020 e quello previsionale 2021. Seppure limitata dalla forzata riduzione delle attività “sul campo”, l’Associazione, oltre ad autofinanziare le proprie attività, è riuscita a mantenere l’impegno di sostenere economicamente un progetto del WWF internazionale, con la donazione di 2.000,00€ al WWF Australia nell’ambito del “Bushfires Appeal”, una risposta all’emergenza incendi per salvare la fauna selvatica, ripristinare ciò che è andato perduto e proteggere la biodiversità del continente australiano, a conferma della mission che caratterizza il WWF lecchese, per un duplice impegno, sia sul territorio di competenza che nell’ambito del Fondo Mondiale per la Natura, per i fini istituzionali e la mission del WWF internazionale. Anche nel bilancio preventivo 2021 è previsto un sostanzioso contributo per le attività istituzionali del WWF Italia e internazionale, in un’ottica di ambientalismo che sappia andare oltre i confini territoriali della provincia. Di fondamentale importanza per il sostentamento dell’Associazione il contributo degli “Amici del WWF Lecco”, realtà vicine allo spirito del WWF, che ne sostengono le iniziative e i progetti. Il nuovo Consiglio DirettivoL’Assemblea dei Soci ha infine provveduto al rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2021/2023.
La votazione si è svolta con il sistema di elezione della piattaforma "Election Buddy" in via anonima e segreta, e ha visto eletti membri del Consiglio Direttivo i Soci Benedetta Barzaghi, Lello Bonelli, Giovanna Corti, Raoul Manenti e Raffaella Mastalli. Al termine dell’Assemblea dei Soci si è immediatamente riunito il nuovo del Consiglio Direttivo per la nomina del Presidente e del Vicepresidente. Alla guida del WWF Lecco è stato confermato Lello Bonelli, in carica dal 2011: “Ringrazio l’Assemblea e il Direttivo per la rinnovata fiducia. Ringrazio il Consiglio uscente nelle persone dei Soci Jessica Bellingardi, Stefania Berna e Antonio Rigamonti, per il grande lavoro di questi ultimi due anni e per l’impegno e la presenza che sono certo continueranno ad assicurare al WWF. Il nuovo Consiglio raccoglie un’eredità pesante, ma è una sfida che affrontiamo con rinnovato entusiasmo e il supporto fondamentale di tutti i nostri volontari”. Vicepresidente dell’Associazione è stata nominata la giovane avvocatessa lecchese Giovanna Corti. Come da verbale del Consiglio Direttivo, riunito in data 26/2/2021, e come previsto dall’articolo 8 dello Statuto Associativo, è convocata l'Assemblea Ordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco per il giorno 8/4/2021 alle ore 24.00, in prima convocazione, e in seconda convocazione per il giorno 10/4/2021 alle ore 14.30, in audio-videoconferenza GoogleMeet. Ordine del giorno:
ATTENZIONE ai Soci WWF Lecco è stata inviata, in data 27/3, una mail con la convocazione dell'Assemblea, l'indicazione del link per la partecipazione da GoogleMeet e le indicazioni per compilare il modulo di delega. I Soci che non avessero ricevuto la mail di convocazione sono invitati a richiederne copia a info@wwf.lecco.it. Tra i più disastrosi episodi di distruzione della biodiversità di questo terribile 2020, basta tornare a gennaio, piena estate in Australia, con la disastrosa stagione degli incendi dell'estate australiana, ribattezzata "estate nera". Nello stesso periodo si affacciavano anche le prime immagini della pandemia in Cina, con Wuhan e i suoi abitanti chiusi in casa. Scene inimmaginabili, che presto avremmo purtroppo vissuto anche in Italia. È l’emergenza Coronavirus ha fatto passare in secondo piano l’emergenza Australia, dove sono andati in fumo più di 19 milioni di ettari. Un report WWF pubblicato a luglio 2020 (Australia's 2019-2020 Bushfires: The Wildlife Toll), ed effettuato da cinque diverse istituzioni, ha stimato che ad aver sofferto le conseguenze degli incendi potrebbero essere stati quasi 3 miliardi di animali, in gran parte rettili e anfibi, ma anche 180 milioni di uccelli e 143 milioni di mammiferi. Questi numeri comprendono sia gli animali morti direttamente negli incendi da cui non riuscivano a scappare, che quelli che si sono poi ritrovati a vivere in un habitat particolarmente ostile con pochissima acqua, pochissime prede e pochissimi luoghi in cui ripararsi da eventuali predatori. Dermot O’Gorman, amministratore delegato di WWF Australia, ha detto: «È difficile pensare a un altro evento che negli ultimi decenni, ovunque nel mondo, abbia ucciso o avuto un impatto su così tanti animali. Per la biodiversità, è uno dei peggiori disastri della storia moderna». Sulla base della consapevolezza delle conseguenze che la perdita di biodiversità determina in termini di diffusione di malattie infettive, l’impegno del WWF per la tutela ambientale non è quindi un lusso, ma un preciso impegno che va anche a tutelare la salute umana. Per questo motivo WWF Lecco ha deciso di destinare una donazione di duemila euro al WWF Australia nell’ambito del “Bushfires Appeal”, una risposta all’emergenza incendi per salvare la fauna selvatica, ripristinare ciò che è andato perduto e proteggere la biodiversità del continente australiano. «È stato un anno difficile anche per l’associazionismo» -dice Lello Bonelli, presidente WWF Lecco- «tra la burocrazia cui siamo stati costretti per gli adeguamenti normativi del Terzo Settore e il blocco di tutte le attività “in campo”: abbiamo dovuto rinunciare ai tradizionali corsi, serate, eventi… tutte occasioni che normalmente contribuiscono alla raccolta fondi per la nostra Associazione. Le tematiche da gestire non ci mancano, ma per assicurare, oltre all’impegno locale, anche la vision internazionale della più grande associazione ambientalista a livello mondiale, ci è sembrato doveroso contribuire a un progetto come quello del WWF Australia, con uno sforzo economico per noi particolarmente impegnativo in quest’anno così difficile.». Il grazie da Sydney a Lecco«Dear WWF Lecco team» -comincia così la lettera di Dermot O’Gorman, CEO di WWF Australia – che ringrazia il panda lecchese per «la vostra generosissima donazione», che andrà a sostenere in particolare le attività finalizzate a «ripristinare le foreste e l'habitat della fauna selvatica, fermare la deforestazione, creare corridoi sicuri per la nostra fauna selvatica…». «Sono davvero grato» -sottolinea O’Gorman- «per la vostra generosità e spero che vi sentiate tutti orgogliosi sapendo che state facendo la differenza per la fauna selvatica nativa dell'Australia.».
Vuoi contribuire anche tu?
Ogni aiuto, anche il più piccolo, è un seme importante per il futuro del continente e delle meravigliose specie che lo abitano. |