L’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’Associazione WWF Lecco ha provveduto in data 7 febbraio 2013 al rinnovo del Consiglio Direttivo per il biennio 2013/2014, secondo le modalità previste dallo statuto associativo.Sono risultati eletti:
Di seguito la Relazione completa delle attività 2012. ![]()
L'Associazione WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro, il patrocinio del Comune di Galbiate e il supporto tecnico di Kapriol, propone un corso alla scoperta delle abitudini e delle caratteristiche di animali davvero poco conosciuti, ma molto particolari e di grande importanza per la biodiversità, ovvero gli organismi che popolano le grotte e le acque sotterranee.
Dopo la donazione di 1.000,00Euro per la ricostruzione dell'Oasi WWF di Alviano, l'Associazione decide di destinare altri 200,00Euro per la Vigilanza Venatoria delle Guardie WWF Lombardia. In particolare la donazione va a contribuire ad una raccolta fondi finalizzata ad acquistare un'auto usata (una Panda 4x4) destinata alle Guardie operative nella tristemente nota provincia di Brescia, una delle aree in Italia dove è più diffusa la pratica della caccia e del bracconaggio. Solo nell'ultima stagione venatoria, da settembre 2012 ad ggi, le Guardie WWF in Lombardia hanno svolto 90 giornate di vigilanza con la redazione di circa 100 notizie di reato a carico di cacciatori e bracconieri. Tutti i servizi sono autofinanziati dalle Guardie (benzina, autostrada, altre spese...). Purtroppo l'auto di servizio, una vecchia Panda, ha esalato l'ultimo respiro e per non lasciare "a piedi" la vigilanza si è deciso di procedere con una sottoscrizione per raccogliere la cifra necessaria alla sua sostituzione (2.000,00Euro). Per avere un'idea della realtà venatoria bresciana potete consultare il report "Guardie WWF Brescia - Relazione attività" del 2006. E' un po "datato" ma la situazione purtroppo non è cambiata di molto negli ultimi anni. Per chi volesse dare una mano all'acquisto dell'auto per le Guardie WWF, di seguito gli estremi del conto su cui è possibile fare un bonifico. Anche il più piccolo contributo è naturalmente utilissimo.
![]() Da più di 40 anni il WWF si occupa di aree protette e gestisce direttamente oltre 100 Oasi in Italia, per un totale di circa 30.000 ettari. Le Oasi rappresentano il miglior modello di sistema integrato di gestione di aree protette in Italia e rappresentano il più grande progetto di conservazione della biodiversità del WWF Italia. Il Lago di Alviano, in provincia di Terni, è una delle più grandi Oasi del WWF Italia. L'area comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrini, marcita, bosco igrofilo, tra i più estesi dell'Italia centrale. Con le alluvioni del 13 novembre 2012 santuari per habitat e specie in via di estinzione e delicati ecosistemi protetti grazie all’azione di tutela del WWF Italia e al sostegno dei cittadini, sono diventati un luogo dove regna la devastazione con allagamenti che hanno travolto ponti, cartelli, staccionate, bacheche, sommerso osservatori per uccelli, isolotti e rifugi per animali, interrotto strade e sentieri e gonfiato stagni e lagune in grado di contenere l’acqua che altrimenti si sarebbe ulteriormente riversata sulle abitazioni e sulla popolazione. È il prezzo pagato da alcune delle più preziose Oasi fluviali del WWF tra cui appunto Alviano, in Umbria, letteralmente inondata e con gravissimi danni alle strutture. L’Oasi inondata dalla piena del Tevere è finita per ben 4 metri sotto il livello d’acqua e risulta aver subito danni per molte decine di migliaia di euro. Dalla pagina Facebook dell'Oasi alcune immagini della devastazione causata dall'alluvione: Nonostante l’impegno dei volontari del WWF Terni e degli attivisti dell’Oasi, da subito impegnati per la ricostruzione, Alviano sarà costretta a chiudere al pubblico per molti mesi. L'Associazione WWF Lecco si sente vicina agli amici del WWF Terni e dell'Oasi WWF di Alviano. Per questo motivo ha deciso di destinare la cifra 1.000,00€ per i lavori di ricostruzione dell'Oasi. E' un piccolo contributo, ma una voce significativa del nostro bilancio, che rappresenta lo sforzo e l'impegno degli attivisti del WWF Lecco nell'organizzazione di serate, corsi, uscite naturalistiche, tavoli in piazza di raccolta fondi... Lo diciamo sempre, per ogni euro raccolto in occasione di questi eventi, che "i fondi saranno interamente utilizzati per i fini istituzionali e la mission del WWF". Oggi questo impegno lo traduciamo in un atto concreto di solidarietà verso gli amici del WWF Terni. Siamo con voi e vogliamo presto rivedere l'Oasi di Alviano solcata dal volo del martin pescatore e del cavaliere d'Italia, colorata dalle ali delle farfalle, percorsa dallo strisciare dei biacchi, piena del gracidare dei rospi e ricca di tutte le forme di biodiversità che la rendono unica. E vogliamo rivederla presto aperta al pubblico, alle scuole, ai bambini, che potranno tornare a scoprire in quest'angolo di Umbria la bellezza della natura e dell'impegno del WWF per la tutela dell'ambiente. Coraggio! Dal WWF Lecco, SIAMO CON VOI!!!
![]() Grazie alla rinnovata collaborazione con ICAM Cioccolato (http://www.icamcioccolato.it/), l'Associazione WWF Lecco sarà presente anche quest'anno con i consueti tavoli natalizi di raccolta fondi con la possibilità di poter offrire ai lecchesi un assaggio dei prodotti di ICAM, azienda dolciaria lecchese leader internazionale nella produzione di cioccolato. In particolare, grazie alla collaborazione con ICAM, WWF Lecco proporrà a fronte di un'offerta minima di 5 Euro, una selezione di tavolette di cioccolato certificato Fairtrade. Il prossimo appuntamento sarà a Lecco in piazza Diaz (in alto a via Cavour) per domenica 16 dicembre. Acquistando una delle confezioni proposte dal WWF Lecco si dimostra una doppia attenzione per l'ambiente: per la preferenza riservata a un prodotto puro, equosolidale e incredibilmente buono e per il fatto che tutto il ricavato della raccolta fondi sarà interamente utilizzato per i fini istituzionali e la mission del WWF. In particolare il ricavato di questa raccolta sarà destinato all’Oasi WWF di Alviano (TR) devastata dalla recente alluvione di novembre che ha colpito il centro Italia. Il Lago di Alviano, in provincia di Terni, è una delle più grandi Oasi del WWF Italia. L'area, di 900 ettari, comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrini, marcita, bosco igrofilo, tra i più estesi dell'Italia centrale. Con le alluvioni del 13 novembre santuari per habitat e specie in via di estinzione e delicati ecosistemi protetti grazie all’azione di tutela del WWF Italia e al sostegno dei cittadini, sono diventati un luogo dove regna la devastazione con allagamenti che hanno travolto ponti, cartelli, staccionate, bacheche, sommerso osservatori per uccelli, isolotti e rifugi per animali, interrotto strade e sentieri e gonfiato stagni e lagune in grado di contenere l’acqua che altrimenti si sarebbe ulteriormente riversata sulle abitazioni e sulla popolazione. È il prezzo pagato da alcune delle più preziose Oasi fluviali del WWF tra cui appuntoAlviano, in Umbria, letteralmente inondata e con gravissimi danni alle strutture. L’Oasi inondata dalla piena del Tevere è finita per ben 4 metri sotto il livello d’acqua e risulta aver subito danni per molte decine di migliaia di euro. Nonostante l’impegno dei volontari del WWF Terni e degli attivisti dell’Oasi, Alviano sarà costretta a chiudere al pubblico per molti mesi. Le immagini del disastro sulla pagina Facebook dell'Oasi. L’acquisto del cioccolato equosolidale rappresenta un modo semplice e concreto per restituire quanto prima l’Oasi alla natura e riaprirla alla visita. WWF Lecco ringrazia la Direzione e l'Ufficio Marketing ICAM per la collaborazione all'iniziativa.
Naturalmente da oggi e per tutto il 2013 ICAM continuerà ad essere presente nella pagina che riserviamo agli "amici del WWF Lecco". ![]() Venerdì 30 Novembre 2012 ore 20.30. WWF Lecco e Parco Monte Barro propongono una serata su "Quale futuro per i nostri castagneti?". Il Cinipide galligeno del castagno. Attualità e prospettive in provincia di Lecco. Dobbiamo dire addio alle caldarroste e al miele di castagno?... Una serata aperta a tutti per entrare nel vivo delle problematiche dei nostri castagneti afflitti dal cinipide galligeno del castagno, il piccolo insetto causa della malattia delle piante. I relatori, il Dott. Marco Boriani del Servizio fitosanitario - Regione Lombardia, responsabile della lotta biologica e la Dott.ssa Marilisa Molinari, del Servizio fitosanitario - ERSAF, ci permetteranno di capire lo stato di salute dei nostri castagneti e di fare il punto sulle azioni di contrasto. Livio Colombari, tecnico di Apilombardia, proporrà i risultati di un'analisi sensoriale e pollinica del miele di castagno per capire come si è modificato nel tempo e in conseguenza della presenza della malattia sulle piante. A conclusione sarà possibile assaggiare i mieli. Dopo un rinvio della data inizialmente prevista, causato dal maltempo, oggi si è tenuta la terza edizione del corso "Dry Stone Wall" sulle tecniche di costruzione dei muri a secco. L'evento proposto da WWF Lecco e Parco Monte Barro, è stato coordinato da Michele Wolfger di Giardinarte, esperto conoscitore della materia e libero professionista specializzato nella realizzazione di muri a secco. I muri a secco rappresentano affascinanti manufatti, elementi del paesaggio tipici dei terrazzamenti del monte Barro e della collina brianzola, ma sono anche un habitat importante per varie forme di vita vegetale e animale favorendo quindi la salvaguardia del territorio e la biodiversità. Nel 2010 la prima esperienza di questo tipo portò al recupero di un muro di sostegno in località Camporeso, sotto la zona delle falesie. Nel 2011 è stata la volta di un tratto di muro nei pressi della Baita Alpini di Galbiate. Quest'anno si è invece lavorato nella zona dei Piani Barra. "Click" per visualizzare e aree di intervento degli ultimi tre anni: La caratteristica dell'intervento di quest'anno, rispetto ai corsi del 2010 e 2011, è stata proprio nella tipologia di muro a secco: nei due anni scorsi si era lavorato su muri "di sostegno", mentre quest'anno si è trattato di un "muro a libero stato", libero su entrambi i lati e quindi con una diversa tecnica costruttiva.
Causa avverse condizioni meteo, il corso, inizialmente previsto per il 27 ottobre, è stato rimandato ad oggi: otto coraggiosi presenti su venticinque iscritti, nonostante tempo umido, piovoso e freddo, hanno resistito per circa tre ore, poi hanno deciso di continuare sabato prossimo, 17 novembre. Non ci ferma nessuno! Di seguito alcune nebbiose immagini della giornata di oggi. ![]() Da oltre trent'anni il WWF Italia gestisce undici Centri di Recupero di Animali Selvatici (CRAS): veri e propri Pronto Soccorso che ogni anno accolgono e curano migliaia di animali selvatici feriti o in difficoltà. Il CRAS territorialmente a noi più vicino è quello dell'Oasi WWF di Valpredina, in provincia di Bergamo (http://www.oasivalpredina.it/Home.html), centro dotato di un ambulatorio veterinario, un'area con voliere e stabulari per le diverse specie e un'area faunistica per il recupero degli ungulati. Il WWF Lecco, nei limiti delle proprie possibilità, sostiene l'attività del CRAS Valpredina con interventi specifici e contributi destinati al Centro (http://wwf.lecco.it/3/post/2012/01/wwf-lecco-per-valpredina.html). Nell'ambito di questo rapporto di amicizia e collaborazione, nella giornata di oggi sette rapaci, tutti feriti da cacciatori durante questi primi mesi di apertura della caccia e recuperati grazie al lavoro dei veterinari del CRAS Oasi WWF di Valpredina, sono oggi tornati a volare nei cieli del lecchese. Lello Bonelli e Stefano Riva del WWF Lecco hanno proceduto, alla presenza del Presidente del Parco Monte Barro Federico Bonifacio e del vicepresidente Renato Grillo, alla liberazione di due poiane (Buteo buteo), quattro gheppi (Falco tinnunculus) e uno sparviere (Accipiter nisus). La liberazione è avvenuta all'interno dell'area protetta del Parco Monte Barro. ![]() Domenica 21 ottobre attivisti, volontari e simpatizzanti dell'Associazione saranno impegnati in un intervento di pulizia e manutenzione naturalistica degli stagni di Costa Perla e Prà Pozzetto, all'interno del Parco Monte Barro. Si tratta di un'attività periodica concordata con la Direzione del Parco, che rientra in un più ampio progetto a favore della batracofauna presente nell’area protetta. L'ultimo intervento del WWF lecchese risale all'ottobre del 2009 e le immagini di quella giornata sono disponibili in questa galleria fotografica: https://flic.kr/s/aHskwHZrJF. ![]() Dal 15.09 al 07.10 i volontari del CABS sono a Malta per il campo antibracconaggio autunnale. "Per la seconda volta nella storia dell'associazione siamo sull'isola per tre settimane consecutive, oltre a coprire la migrazione dei rapaci anche sull'isola gemella di Gozo." I teams monitorano i dormitori e i punti di passaggio più pericolosi per i rapaci sulle due isole, assistendo la polizia maltese nella ricerca e identificazione dei bracconieri. A partecipare sono quest'anno 32 volontari. Nella prima settimana di campo, il bracconaggio già imperversa. Leggete in questa pagina il resoconto della prima settimana! |