Si è riunita in data 14/3/2015 l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco, che ha provveduto ad approvare la Relazione del Presidente del Consiglio Direttivo sull’attività associativa 2014 e programmatica 2015, il bilancio consuntivo 2014 e preventivo 2015, e a riconfermare l'attuale Consiglio Direttivo in carica anche per il biennio 2015/2016.
L'Assemblea Straordinaria, sentita la Relazione del Presidente sulla riorganizzazione avviata dal WWF Italia, che prevede un radicale cambiamento in linea con la programmazione del WWF internazionale e la delibera del Consiglio Nazionale del 9/11/2014 che comporta anche per l'Associazione WWF Lecco la necessità di modificare il proprio Statuto, ha approvato le modifiche allo Statuto dell’Associazione WWF Lecco, registrato in data 16/03/2015 presso l'Agenzia delle Entrate di Lecco.
Torna sabato 28 marzo l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale nato come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche .
Quest’anno il messaggio punta al protagonismo delle persone che, tutte insieme, possono Cambiare il Cambiamento Climatico e usare per questo la propria energia, come richiama lo slogan Change Climate Change – Use your power: una vera e propria sfida per il futuro di milioni di cittadini e celebrities, aziende e amministrazioni, ciascuno chiamato a promuovere un’azione capace di generare un vero e proprio cambiamento e combattere il cambiamento climatico.
2014: l'anno più caldo
L’evento non può non richiamare anche l’attenzione verso l’allarme lanciato dai grandi centri di ricerca che registrano le temperature globali del pianeta il GISS della NASA, il NOAA, la Japan Metereological Agency e il Met Office britannico rispetto all’anno appena trascorso: il 2014, infatti, è stato registrato come l’anno più caldo sulla Terra a partire dal 1880, da allora la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 0.8 gradi C . Sono quindi superati i record precedenti, sia quello del 2005 che del 2010. I dieci anni più caldi, con l’eccezione del 1998, sono tutti nel periodo che va dal 2000 ad oggi. Il cambiamento climatico è una delle minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra grazie alla quale deriviamo il nostro benessere e il nostro sviluppo e la vita di centinaia di milioni di persone sul pianeta.
L'evento...
Sabato 28 marzo al buio per un’ora monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo e centinaia di eventi e iniziative speciali sul web e nelle migliaia di città coinvolte.
Dopo la prima edizione 2007 che ha coinvolto la sola città di Sidney, l’effetto domino dell’Ora della Terra nel 2014 ha spento la luce in 7000 città in 163 Paesi del mondo, coinvolgendo oltre 2 miliardi di persone, centinaia di imprese. ...nel lecchese
Abbiamo chiesto a tutti i Sindaci lecchesi di aderire a "Earth Hour 2015" con lo spegnimento simbolico di uno o più edifici/luoghi pubblici.
WWF Lecco ringrazia i Sindaci dei Comuni lecchesi di: Barzago, Bellano, Bosisio Parini, Colle Brianza, Dervio, Dorio, Galbiate, Lecco, Montevecchia, Olginate e Tremenico che hanno raccolto l'invito ad aderire come Comuni a "Earth Hour": ogni Sindaco ha scelto un angolo del proprio Comune... da "spegnere" simbolicamente sabato 28 marzo dalle 20:30 alle 21:30. Ma sabato 28 per il WWF lecchese è anche la giornata di chiusura del corso di birdwatching organizzato in collaborazione con Parco Monte Barro (anche il Parco partecipa a "Earth Hour" spegnendo la Sede di Villa Bertarelli!) e CROS Varenna. È prevista un'escursione guidata nella Riserva Naturale di Pian di Spagna e Novate Mezzola, un luogo simbolo della tutela ambientale e un'importante luogo di sosta per gli uccelli migratori. I partecipanti al corso saranno accompagnati in un itinerario storico naturalistico dal Presidente di WWF Lecco, Lello Bonelli, di Legambiente Lecco, Pierfranco Mastalli, e del CROS Varenna Lionello Bazzi a scoprire gli angoli più suggestivi della Riserva. Conoscere l'ambiente e le bellezze naturali a due passi da casa nostra è il primo passo per comprendere come l'intero pianeta debba essere tutelato dai rischi rappresentati dai cambiamenti climatici e da tutti gli attacchi all'ambiente che mettono a rischio la biodiversità, essenziale per la sopravvivenza di tutte le specie vegetali e animali, compreso l'uomo. Ai partecipanti all'escursione sarà anche consegnato un lumino da accendere simbolicamente durante l'ora della terra, contemporaneamente allo spegnimento delle luci di casa, con la possibilità di "testimoniare" e rendere più "social" la propria Ora della Terra: l'invito ai Sindaci dei Comuni aderenti all'iniziativa e a tutti i cittadini è quello di condividere con tutti i propri contatti Facebook, Twitter e Instagram le più belle foto dello spegnimento della propria città/paese/abitazione. Le immagini più significative saranno condivise dagli account ufficiali di WWF Italia durante il corso della mobilitazione ed entreranno così nel 'book digitale' globale. Sui social usando gli hashtag #unoralbuio e #EarthHour ognuno diventerà parte attiva dell'evento mondiale organizzato dal WWF per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Come da verbale del Consiglio Direttivo, riunito in data 08/2/2015, e come previsto dall’articolo 9 dello Statuto Associativo è convocata l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco, per il giorno 12/3/2015 alle ore 24.00 in prima convocazione e per il giorno sabato 14/3/2015 alle ore 14.00 in seconda convocazione presso la sede di Galbiate (località Camporeso). Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
Il Consiglio Direttivo ricorda che, come previsto dall’articolo 6 dello Statuto Associativo, sono soci le persone “in regola con il pagamento delle quote associative”. La quota associativa dell’Associazione WWF Lecco per l’anno 2015 è confermata in € 5,00. Si invitano i soci che non lo avessero ancora fatto a provvedere a regolarizzare il versamento della quota e a ritirare la tessera associativa 2015 entro e non oltre la data dell’Assemblea, in modo da poter partecipare alla stessa con pieni diritti. Il crimine usa la natura per finanziare guerre e terrorismo. Per questo motivo il 4 ottobre scorso, in occasione della giornata dedicata a San Francesco d'Assisi, il WWF Italia ha lanciati la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "STOP ai Crimini di Natura: da che parte stai?", con lo scopo di aiutare le centinaia di Ranger, Guardie e volontari del WWF, attivi in Italia e nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti. L’insieme di altri crimini perpetrati a danno delle risorse naturali, come deforestazione, pesca illegale, estrazioni illegali e scarichi abusivi di rifiuti tossici fa poi lievitare la cifra dei crimini ambientali a 213 miliardi di dollari l’anno, come denunciato dall’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e Interpol. Il nuovo Dossier WWF “Natura connection" (vedi) prodotto in occasione della Campagna, accende i riflettori sulle connessioni globali del contrabbando mondiale di specie animali e vegetali protette, evidenzia i paesi più a rischio ed elenca le aree calde del bracconaggio di casa nostra, un paese dove l’assalto alle specie protette sta conoscendo una nuova recrudescenza. L’Italia, infatti, è terreno di ‘transito’ per alcuni prodotti illegali ed è paese importatore e consumatore ma soprattutto è ancora teatro di un intenso bracconaggio dal nord al sud del paese. La campagna a LeccoPer sostenere la campagna lanciata dal WWF Italia, l'Associazione WWF Lecco ha organizzato alcuni tavoli di raccolta fondi, proponendo i prodotti bio dell'Azienda Agricola Valpredina (Oasi WWF) e il cioccolato GoDo, della lecchese ICAM, un marchio che offre prodotti organici e naturali. Gli attivisti lecchesi del WWF hanno organizzato tre tavoli nei fine settimana prenatalizi: grazie alla generosità dei lecchesi che si sono avvicinati ai banchetti presenti in centro città, sono stati raccolti oltre 600Euro. L'Associazione WWF Lecco ha poi integrato questa cifra portando a 1.000Euro la somma totale destinata al WWF Italia per la campagna "STOP ai Crimini di Natura". WWF Lecco, orgoglioso di questo risultato, ringrazia tutti gli attivisti dell’Associazione che con il loro impegno hanno reso possibile questo gesto d'amore per la natura e tutti i lecchesi che con le loro donazioni hanno contribuito alla campagna.
Tutte le donazioni raccolte quest'anno saranno destinate alla campagna del WWF Italia "STOP ai Crimini di Natura" (http://criminidinatura.wwf.it/). La donazione ai tavoli WWF è quindi un modo per sostenere le iniziative e le attività del WWF e un'idea per qualche piccolo regalo di Natale eco-sostenibile. Saremo presenti con i tavoli WWF a Lecco:
sabato 29 novembre in via Roma domenica 14 dicembre in piazza Garibaldi sabato 20 dicembre in piazza Garibaldi Il WWF Lecco, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale di conservazione "Journal for Nature Conservation” (numero di Dicembre 2014) i dati di una ricerca mirata alla tutela dei gamberi di fiume. In particolare in 81 siti lecchesi e brianzoli si è valutata la presenza del raro gambero di fiume italiano (Austropotamobius pallipes) e del temibile gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii). Quest’ultima specie per svariate cause, alterazione degli ambienti umidi e inquinamento, immissioni illegali, pescatori scriteriati... si sta infatti diffondendo sempre di più mettendo a grosso rischio la sopravvivenza dei gamberi di fiume italiani. La specie americana è infatti portatrice sana di una grave malattia, legata al fungo Aphanomyces astaci e nota con il nome di “peste del gambero”, che in pochi giorni può estinguere intere popolazioni di gamberi nostrani. Episodi simili sono stati drammaticamente documentati anche dalla nostra Associazione l’anno scorso, all'interno del Parco Regionale del Monte Barro dove in meno di due settimane, a causa di un'introduzione del gambero alloctono tutti i gamberi italiani presenti nel sito sono stati infettati e la specie è risultata estinta in un intero corso d’acqua. La ricerca, coordinata dal vicepresidente del WWF Lecco Dott. Raoul Manenti, ha evidenziato come comunque le due specie abbiano anche nel territorio lecchese esigenze ecologiche diverse e che, almeno durante i primi anni di colonizzazione, la diffusione del gambero americano si limita alle zone più pianeggianti e ai corpi idrici stagnanti. Di fondamentale importanza risulta quindi, pur cercando di evitare l’isolamento delle popolazioni di gambero nostrano, mettere in atto azioni e interventi per impedire che i gamberi di fiume americani possano arrivare più a monte nei nostri bacini idrografici. Per info sul testo completo della ricerca contattare il relatore Dott. Raoul Manenti.
Una giornata “spesa” per la natura quella di domenica 2 novembre per gli attivisti del WWF Lecco, impegnati nell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro con il rilascio di alcuni rapaci (tre sparvieri e un gheppio) e settanta passeriformi: sei cesene, quindici merli, sei tordi sasselli e quarantatre tordi bottacci, che gli attivisti del WWF Lecco hanno restituito alla vita libera. I rapaci sono stati tutti recuperati nelle scorse settimane con ferite da arma da fuoco e curati dai veterinari del CRAS WWF Valpredina per l’estrazione dei pallini di piombo conficcati nello sterno, alcuni con lesioni alle zampe o alle ali. Animali protetti dalla legislazione italiana ed europea ma ugualmente vittime di cacciatori senza scrupoli. Per quanto riguarda invece i passeriformi sono tutti uccelli da richiamo oggetto di sequestro dell’Autorità Giudiziaria perché detenuti illegalmente. La barbara pratica dei richiami vivi sopravvive ormai in poche regioni italiane, tra cui purtroppo la Lombardia. Nelle scorse settimane anche il Veneto ha detto basta, chiudendo tutti i roccoli di cattura e piegandosi finalmente alle norme europee che vietano la cattura degli uccelli con le reti. Ancora più recente, del 30 ottobre scorso, la diffida del Ministro per gli affari regionali alla Regione Emilia Romagna per lo stop agli impianti di cattura entro quindici giorni dall’atto (e quindi entro la metà di novembre). È solo questione di tempo e di maturazione della coscienza civile perché finalmente anche in Lombardia si arrivi alla chiusura e alla definitiva abolizione della caccia con utilizzo di richiami vivi, una delle tante “tradizioni” di violenza indegne di un paese civile. L’evento di liberazione è stato seguito da una piccola folla dove spiccava la presenza di tanti bambini, ammirati dallo sguardo dei rapaci e dal canto dei tordi, e chiusa con la liberazione di un simpatico riccio che si è subito avviato verso il bosco per cercare un riparo dove trascorrere il letargo invernale. Si tratta di azioni, come quella del bracconaggio di specie di uccelli protetti, che ignorano e calpestano le leggi che le comunità nazionali e internazionali si sono date per preservare questo pianeta e la nostra esistenza. Un vero e proprio saccheggio illegale di natura che produce localmente sofferenza, povertà e soprusi e che vale 213 miliardi di dollari all’anno, come denunciato dall’Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e dall’Interpol. Tra questi, il solo traffico di specie, che fa viaggiare da un continente all’altro avorio, corni di rinoceronte, pelli e legname, alimenta un giro di affari di 23 miliardi di dollari all’anno, ed è il quarto mercato illegale mondiale dopo droga, armi e esseri umani.
I crimini ambientali negano diritti umani, sicurezza, pace e sviluppo: sconfiggerli è la nuova vera sfida per la conservazione di questo pianeta e per il benessere delle generazioni future. Intanto nuove ali solcano i cieli lecchesi, segno concreto dell’impegno del WWF sul territorio. Comunicato stampa congiunto WWF - Legambiente - CROS - Amici Monte di Brianza
Sabato 4 ottobre, nella splendida cornice del Parco Regionale del Monte Barro, coordinati da Michael Wolfger, un gruppo di oltre venti “apprendisti” ha proceduto alla messa in pratica delle tecniche di costruzione, provvedendo alla ristrutturazione di un tratto di muretto a secco in località Prà Pozzetto. Dalla preparazione dei sito alla ricostruzione del basamento e via via fino alla costruzione vera e propria e alla finitura, un tratto di muro ha ripreso vita in tutto il suo originario splendore.
L’iniziativa sui muri a secco è solo una delle numerose attività che gli attivisti del WWF Lecco portano avanti all’interno dell’area protetta del Parco Barro, andando ad affiancarsi alle ricerche sul gambero di fiume, al posizionamento di cassette nido artificiali per pipistrelli, alle bugbox per favorire la presenza di insetti impollinatori, alla manutenzione naturalistica degli stagni... in un susseguirsi di impegni per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Si è svolto sabato 27 settembre persso la Riserva Naturale di Valpredina (BG), un incontro formativo sul benessere animale nelle attività di controllo sui richiami vivi, riservato al personale professionale o volontario di vigilanza venatoria e zoofile. Relatori sono stati il dott. Alessandro Bianchi - (Centro di referenza nazionale per il benessere animale (CrenBA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna), Matteo ed Enzo Mauri – (rispettivamente Responsabile C.R.A.S. WWF Valpredina e Direttore Riserva naturale SIC Valpredina – Misma). Il corso, che ha visto anche la partecipazione di tre Guardie venatorie del WWF Lecco, ha previsto una sessione teorica relativa a "Elementi base per la valutazione del benessere animale", "La legislazione in materia di richiami vivi", "Richiami vivi da cattura e da allevamento – le principali patologie legate alla stabulazione in gabbie da richiamo", "Il controllo dei richiami vivi e delle marcature", "Linee guida sulla loro identificazione" , "Tecniche di cattura/manipolazione e la strumentazione indispensabile", a cui ha fatto seguito la sessione pratica con "cattura in gabbia, voliera “corridore” e similari, manipolazione, accertamento delle condizioni, identificazione ed amovibilità delle marcature" durante la quale i partecipanti hanno dimostrato di aver appreso correttamente le tecniche di cattura e manipolazione/controllo dei richiami vivi. |