Vi ricordate gli striscioni pacifici, non politici, della protesta dei pesci di fiume di inizio anno? Erano comparsi in tutti Italia, e anche a Premana (guarda la nostra gallery), frutto dell’iniziativa di un coordinamento che riuniva tutte le grandi associazioni di tutela ambientale e i comitati spontanei impegnati nella difesa degli ultimi fiumi e torrenti liberi dalla devastazione e dalla speculazione del mini idroelettrico. A Premana la battaglia è stata vinta! Dopo dieci anni esatti dedicati alla tutela dell’Alpe Rasga e del torrente Fraina, hanno vinto gli Alpigiani che ne hanno difeso l’integrità, rivendicando anche la titolarità degli antichi usi civici su terre e acque a scopo di uso collettivo, e le Associazioni che li hanno sostenuti - primi tra tutti WWF e Legambiente Lecco. È di ieri infatti la notizia che la Provincia di Lecco ha formulato un diniego definitivo, con conclusione del procedimento, all’autorizzazione unica richiesta dalla società Energia Futuro Srl, che avrebbe prosciugato un corso d’acqua ancora quasi intatto e naturale, stravolgendo con centinaia di metri di condotte da incassare in pareti rocciose o sotto l’antica strada militare i versanti fragili della Valvarrone, che proprio in questi giorni sono stati nuovamente oggetto di gravissimi episodi di dissesto. L'ultima diffida a procedere era stata inviata da WWF Lecco all'Amministrazione Provinciale lo scorso 25 maggio. Di seguito il nostro ultimo documento di diffida e il testo completo del provvedimento dirigenziale di diniego, che pone finalmente fine alla vicenda. ![]()
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Nel corso di questi anni, grazie anche all’impegno del legale che ha seguito con dedizione questa complessa vicenda, l’avv. Paola Brambilla, oggi Coordinatrice del Comitato Giuridico del WWF Italia, abbiamo contestato il progetto con osservazioni, diffide e ricorsi, fino all'atto finale con cui ARPA ha certificato l’incompatibilità ambientale per le acque del prelievo, impedendo per legge l’erogazione dell’incentivazione, e i conti hanno smascherato la natura solo speculativa dell’operazione, al punto che la società stessa, si legge nel provvedimento di diniego, ha ammesso che senza incentivo l’operazione non si regge. Il Fraina può continuare a scorrere libero! Lello Bonelli, presidente del WWF Lecco, conclude: “ci sono Regioni che hanno deliberato, proprio in questi giorni, l’esclusione di nuovi impianti di micro e mini elettrico sui corsi d’acqua alpini: stravolgono la natura, il paesaggio, minano i fragili equilibri idrogeologici del territorio. È una notizia che fa sperare, e che dimostra che istituzioni, associazioni ecologiste e comunità locali possono e devono essere alleate per la tutela del territorio e dell’ambiente.”.
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AutoreBlog curato da WWF Lecco info@wwf.lecco.it
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