Proseguono senza sosta le attività dell’Associazione WWF Lecco: gli attivisti sono impegnati su due fronti, con un progetto di ricerca sulle popolazioni di gambero di fiume presenti nei torrenti del Monte Barro. E' in corso un monitoraggio che interessa sia i tratti di ruscelli posti all'interno dei confini del Parco (dove sono presenti i gamberi nostrani) sia i tratti alla foce dove c'è potenzialmente il rischio che si insedino i gamberi alloctoni e risalendo entrino in contatto con esemplari della specie nostrana, infettandoli. E' prevista anche una caratterizzazione della comunità di invertebrati acquatici di ogni tratto monitorato e di qualche variabile ambientale indicativa dello stato di salute dei ruscelli. I lavori sono iniziati a fine aprile con termine indicativo a novembre 2013. Al termine è prevista la stesura di una relazione conclusiva con i risultati dell’indagine. A questo link alcune immagini e la galleria fotografica delle attività di campo. Contemporaneamente gli attivisti sono impegnati anche con il progetto BarroBugBox, con cui il WWF lecchese grazie alla collaborazione con Parco Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici) lancia un’iniziativa per contribuire a fermare il declino degli insetti impollinatori. Esistono prove scientifiche di un continuo declino di impollinatori selvatici, determinato da diversi fattori tra cui la scomparsa dei loro habitat naturali e la conseguente scarsità di luoghi di nidificazione: nasce così l’iniziativa “BarroBugBox 2013” promossa dal WWF Lecco che con la collaborazione di Parco Monte Barro e Apilombardia valuterà tempi, luoghi e modalità per il posizionamento di nidi artificiali per gli insetti, nell’ambito di un progetto finalizzato a favorire la presenza di impollinatori e il conseguente incremento delle specie floristiche tipiche dei prati magri del Barro. Il posizionamento, la manutenzione e il rilevamento dei risultati sarà operato direttamente dagli attivisti dell’Associazione WWF Lecco.Le prime bugbox sono state posizionate entro i confini del Parco Monte Barro. Sulla base dei risultati che saranno raccolti e resi pubblici, l’Associazione auspica di poter allargare l’iniziativa ad altre aree del territorio provinciale, a cominciare dai Parchi e dalle aree protette, ma rivolgendosi anche ai Comuni, alle aziende o a privati cittadini interessati alla proposta, che possano rendere disponibili aree verdi naturali a prato o piantumate a ortaggi o alberi da frutto (ovviamente non trattate con antiparassitari, diserbanti o altri veleni purtroppo molto diffusi in agricoltura) e che possano ospitare le bugbox del WWF. Le casette per gli insetti sono poco ingombranti, non necessitano di particolare manutenzione e rappresentano un importante contributo per l’impollinazione naturale, oltre a rappresentare un impegno per preservare la varietà della natura e per migliorarla con iniziative concrete. A questo link alcune immagini dell'impegno degli attivisti WWF Lecco per il posizionamento delle bugbox nelle località Prà Pozzetto, Costaperla, Sentiero botanico e Baita Pescate. Comments are closed.
|