La primavera dello scorso anno, con le serate divulgative "Amici con le ali!", l’Associazione WWF Lecco ha avviato un’attività di sensibilizzazione sull’importanza della tutela di rondini e pipistrelli, con l’obiettivo di far conoscere le loro abitudini, il loro comportamento, e soprattutto di sensibilizzare i cittadini sulla loro drastica riduzione e sull’importanza di una pacifica convivenza che rappresenta un vantaggio anche per l'uomo. In particolare, per quanto riguarda rondini e balestrucci - protette da convenzioni internazionali adottate anche dall’Italia - si tratta di specie fortemente legate all’ambiente urbano dove continuano a costruire i loro nidi e a riprodursi nonostante le condizioni sempre più difficili in cui si trovano a sopravvivere. Ogni anno, verso marzo, si possono ancora ammirare le rondini nei nostri paesi e anche nel centro di Lecco: le possiamo ancora sentire garrire nei nostri cieli, ammirarle mentre sfrecciano a filo dell’asfalto, osservarle riprendere possesso dei nidi abbandonati l’autunno precedente. Se nessuno nel frattempo li ha distrutti... Ma sono sempre meno, ogni anno. Esistono sicuramente problematiche molto complesse dietro la diminuzione della presenza di queste specie, che richiederebbero interventi coordinati a livello internazionale, campagne di sensibilizzazione, battaglie di lobby a livello di Unione europea per ottenere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Ma c’è qualcosa di concreto che è possibile fare anche a livello locale, nella nostra provincia lecchese, a cominciare per esempio da un problema legato alla ristrutturazione degli edifici rurali (stalle in particolare), che sono tra i più importanti siti di nidificazione delle rondini, le quali costruiscono appunto il loro nido, realizzato in fango e paglia, sotto le grondaie o sui bordi delle stalle e dei cascinali, o anche, quando non trovano di meglio…, dei nostri condomini o delle nostre villette (la foto dell'articolo, di Lello Bonelli, è stata scattata nel centro di Oggiono). E’ importante, soprattutto nel periodo della nidificazione, che questi luoghi siano protetti da eventuali interventi edilizi o "di pulizia" e in questo caso anche la sensibilità di un Sindaco può rappresentare un importante contributo di tutela ambientale. Per questo motivo il WWF Lecco ha proposto un'idea per preparare una primavera più accogliente per il ritorno delle rondini nei cieli lecchesi, facendo partire un’iniziativa coinvolgente tutti i Comuni della provincia, chiedendo ad ogni Sindaco un atto d’amore e di attenzione verso questi amici con le ali! La richiesta del WWF è quella di adottare una delibera specifica per la protezione di rondini e balestrucci tramite alcune semplici indicazioni: la tutela dei loro nidi, la limitazione degli interventi di restauro degli edifici con la richiesta di un periodo temporale di "rispetto" nella fase della nidificazione, il divieto di utilizzare prodotti chimici diserbanti, soprattutto nei pressi dei corsi d’acqua... Il WWF lecchese ha inviato in questi primi giorni del 2012 a tutti i Sindaci la bozza di delibera da adottare, sperando che siano tante le Amministrazioni che vorranno seguire l’esempio del Comune di Ello, che già dal 2009 ha raccolto l'invito del WWF lecchese, adottando una specifica delibera di protezione di rondini e balestrucci votata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale. La proposta è stata inoltrata in data 10 gennaio 2012 con Posta Elettronica Certificata a tutti i Comuni della Provincia; ecco di seguito il testo della delibera proposta ai Sindaci:
I risultati dell'iniziativa...
Come sopra specificato l’Associazione ha contattato uno ad uno tutti i Sindaci dei 90 comuni lecchesi con la proposta di seguire l’esempio di Ello, inviando a tutti una bozza della delibera da adottare e chiedendo sostanzialmente un segno di attenzione, ben consapevoli che non è certo con un semplice atto amministrativo di un Comune che si può risolvere una problematica di dimensiono planetarie, ma confidando appunto in un’attenzione dei Sindaci per trasmettere anche ai cittadini un “segnale di sensibilità” nei confronti di una problematica ambientale. La grande maggioranza dei Sindaci non ha risposto all’invito, dimostrando indifferenza o nel migliore dei casi disattenzione. Qualche comune ha invece accolto la proposta andando anche oltre e organizzando, come è successo a Dervio e a Bellano (v. galleria fotografica), delle serate divulgative per sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche di conservazione ambientale, con l’intervento di esperti del WWF lecchese. Alla fine di questa prima “campagna di primavera”, al Comune di Ello, che ha fatto da apripista, si sono aggiunti appunto Dervio e Bellano, seguiti poi da Bosisio Parini, Osnago, Parlasco e Robbiate. In questi primi sette comuni del lecchese oggi rondini e balestrucci sono un pochino più tutelati. Non è molto, ma è un inizio. Aspettiamo qualche comune “ritardatario”, che non mancheremo di segnalare su questo sito, così come non mancheremo l’anno prossimo come WWF Lecco di riproporre l’iniziativa, auspicando ovviamente una maggiore attenzione da parte dei Sindaci. Su una pagina dedicata del nostro sito è disponibile l'elenco e la mappa dei Comuni lecchesi invitati a proteggere rondini e balestrucci, che terremo costantemente aggiornato. Comments are closed.
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