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Mostri verdi

23/10/2022

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In vista di Halloween, appuntamento per la serata di venerdì 28 ottobre, in Villa Bertarelli a Galbiate, per una serata alla scoperta di piante carnivore, velenose e aliene!
La serata è aperta a tutti, adulti e bambini (consigliata comunque un'età dai 10-12 anni...) ed è a ingresso libero.
​E' gradita la prenotazione via WhatsApp allo 0341 1716138, semplicemente comunicando nome, cognome e numero di persone.
La serata è a numero chiuso e le prenotazioni avranno la priorità di accesso alla sala.
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Escursione guidata sul Barro

30/4/2022

 
Per il secondo anno consecutivo, WWF Lecco ha ospitato i partecipanti al Master di I livello in "Salvaguardia della fauna selvatica: per una conservazione integrata", organizzato dall'Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione).
Il Master si propone di formare figure specializzate nella conservazione e gestione della fauna selvatica, sviluppando un approccio integrato, sia teorico che tecnico e pratico, per la gestione della fauna selvatica e dei progetti di conservazione delle specie e dei loro habitat in una prospettiva di sostenibilità.
monitoraggio delle bugbox
L'evento di è svolto il 29 e 30 aprile, nel Parco Regionale del Monte Barro.
I corsisti sono stati accompagnati nelle due giornate in alcuni degli ambienti più interessanti del Parco, avendo modo di seguire i numerosi progetti cui WWF Lecco  contribuisce all'interno dell'area protetta, in un percorso che ha toccato lo stagno di Prà Pozzetto, la valle del Faè, i prati magri, San Michele, l'Eremo... incontrando le numerose specie di microfauna presenti nei vari e differenti habitat del Parco.
Di seguito la Galleria Fotografica delle due giornate.
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Dal Barro la vita per un nuovo stagno

24/11/2021

 
Sabato 27 novembre 2021, gli attivisti WWF Lecco saranno impegnati nella periodica manutenzione naturalistica di un importante stagno situato sulle pendici del Monte Barro in località Prà Pozzetto, intorno ai 600 metri di quota.
Si tratta di un’attività che l’associazione porta avanti da diversi anni, all’interno dell’area protetta del 
Parco Regionale del Monte Barro, con la collaborazione dell’Ente gestore.
Foto
La regolare manutenzione naturalistica dello stagno artificiale ha favorito negli anni l’insediamento di anfibi, libellule e numerose altre specie di animali semi-acquatici, in un territorio dove non sono presenti corpi idrici stagnanti naturali. Prà Pozzetto è così diventato un importante sito riproduttivo per una microfauna importantissima per la biodiversità dell’area.
Quest’anno alla tradizionale attività di gestione, che consente allo stagno di mantenere intatta la sua funzionalità, si aggiunge un ulteriore importantissima attività. Nel comune cremonese di Rivolta d’Adda, a seguito di un’opera di lottizzazione attualmente in corso, un importante sito riproduttivo di tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e di tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris meridionalis) è in procinto di essere definitivamente distrutto. È stato però possibile creare un nuovo stagno poco distante dall’area interessata alla lottizzazione. Il nuovo stagno è però privo di vegetazione e rifugi e necessita di essere reso idoneo alla colonizzazione da parte dei tritoni.
Prà Pozzetto
Manutenzione naturalistica Prà Pozzetto
Per questo motivo, nella stessa giornata di sabato, una parte del materiale vegetale prelevato dallo stagno di Prà Pozzetto sarà quindi traportato e reinserito nell’invaso di Rivolta d’Adda. Lo stagno di Prà Pozzetto rappresenta un ideale donatore, in quanto privo di pesci, di alloctoni e caratterizzato da una comunità macrobentonica idonea a fornire prede ai tritoni anche in un contesto planiziale.
Dal “vecchio” stagno di Prà Pozzetto, sul Monte Barro, partirà quindi una sorta di donazione naturalistica per dare vita al “nuovo” stagno di Rivolta d’Adda.
Coordinatore scientifico dell’attività è il Dott. Raoul Manenti, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e Consigliere dell’Associazione WWF Lecco.
Tritone
Tritone
Di seguito la Galleria Fotografica della giornata.
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Gismund e... Urban Nature

10/10/2021

 
Weekend particolarmente intenso, quello del 9-10 ottobre, per gli attivisti WWF Lecco impegnati sabato con il tradizionale evento dedicato ai bambini, in Villa Bertarelli a Galbiate, e domenica con la festa nazionale della Natura in Città a Lecco.
Sabato una ventina di bimbi hanno partecipato con entusiasmo alla presentazione del volumetto “Un pomeriggio con Gismund”, realizzato da WWF Lecco in collaborazione con il Parco Regionale Monte Barro, presente all’evento in Villa Bertarelli con il suo Presidente Paola Golfari. La lettura animata del testo ha accompagnato i bambini alla scoperta della vita e delle abitudini di ricci e salamandre, impollinatori selvatici e gamberi di fiume, e della splendida biodiversità del Parco.
Disegni e lavori con le foglie, la creazione di borse personalizzate e di piccoli ricci ponpon, la produzione di palline di cibo per gli uccellini selvatici… tante attività che hanno intrattenuto i piccoli ospiti per l’intero pomeriggio di sabato.
“Purtroppo abbiamo dovuto fortemente limitare la partecipazione e chiudere anticipatamente le iscrizioni” -ha detto il Presidente del WWF lecchese, Lello Bonelli – “ma è stato comunque un segnale di ripresa, dopo la pausa dello scorso anno. Ritrovare i bambini e vederli pasticciare con foglie e colori, così entusiasti di scoprire la bellezza della natura, è sempre un evento che ci riempie di gioia. C’è tanto lavoro preparatorio, reso ancora più impegnativo dalle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria. L’auspicio di tutti noi è ora quello di ritrovarci per la prossima edizione, finalmente a pieno regime anche con le partecipazioni.”.
Un sincero ringraziamento da parte del WWF al Parco Regionale del Monte Barro, che ha ospitato l’iniziativa, e a “Il Campo dei fiori” di Galbiate, che ormai da alcuni anni supporta con regolarità l’attività di educazione ambientale dedicata ai più piccoli.
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Domenica invece, nell’ambito dell’iniziativa del WWF Italia “Urban Nature”, la sezione lecchese ha proposto una challenge aperta a tutti i cittadini. La sfida era quella di riuscire a riconoscere il maggior numero di specie di alberi scelti tra quelli presenti nella città a Lecco, posti approssimativamente entro un raggio di circa un chilometro dal punto di partenza della challenge, individuati e contrassegnati dai volontari del WWF Lecco con un bollo rosso numerato.
Ogni iscritto ha ricevuto una mappa del centro cittadino, realizzata per l’occasione, con le indicazioni per scoprire sedici specie arboree presenti nell’area, e una scheda da compilare con i dati degli alberi riconosciuti. Grande impegno da parte di tutti i partecipanti alla sfida, che, partiti dal sagrato della Basilica di Lecco, hanno poi riconsegnato le schede entro il tempo massimo di un’ora e 15 minuti. I vincitori, che hanno individuato correttamente il maggior numero di specie, hanno ricevuto in premio una pubblicazione naturalistica e la tessera di Socio WWF, valida un anno, che dà anche diritto ad entrare gratuitamente in tutte le Oasi WWF aperte al pubblico.
Per chiudere l’evento e lasciare un segno della giornata, WWF Lecco ha seminato un vasto assortimento di oltre 500 bulbi e tuberi da fiore nell’aiuola di piazza Manzoni dove la sezione lecchese del WWF, a inizio anni 90, mise a dimora alcuni carpini, in collaborazione con l’allora Amministrazione Comunale, e pose una targa in memoria di “Chico” Mendes, ucciso per il suo impegno nella lotta contro il disboscamento della foresta amazzonica. L’augurio è quello di ritrovare la prossima primavera un verde pubblico più fiorito anche per fornire nutrimento alle numerose specie di insetti impollinatori che vivono in città.
Da Giovanna Corti, vicepresidente del WWF Lecco, un ringraziamento “a don Davide Milani, per l’ospitalità e lo spazio concesso per l’iniziativa, a WashDog Lecco che ha contribuito all’evento, ma soprattutto a tutti i lecchesi che hanno partecipato con entusiasmo alla giornata di Festa della Natura in Città.”. 
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Riqualificazione dei boschi del Barro

2/8/2021

 
Come previsto, sta proseguendo l’attività del Parco Regionale del Monte Barro nel miglioramento forestale dei boschi, con l’unico fine di garantire la conservazione di buoni livelli di biodiversità naturale.
Al fine della migliore esecuzione dei prossimi interventi, nell’ambito del Progetto Life Gestire di Regione Lombardia sono stati avviati:
  • il monitoraggio della rinnovazione naturale della vegetazione, per verificare qualità e quantità della spontanea ripresa della flora forestale;
  • il monitoraggio degli insetti saproxilici, con particolar riguardo al Cervo volante e al Cerambice della quercia, al fine di verificare l’effettiva presenza della seconda specie e di acquisire informazioni sulla effettiva presenza della prima, già accertata per il Barro;
lavori sul Barro
attivisti WWF impegnati nella Valle del Faè
Nel prossimo autunno, previo idoneo incontro pubblico di presentazione, sarà lanciata una campagna di citizen science con la quale si intende coinvolgere chiunque sia disponibile all’utilizzo di una specifica app per contribuire alle azioni di monitoraggio degli insetti, sul Barro e nei territori contermini.
monioraggio impollinatorimonitoraggio insetti impollinatori sul Barro
L’avvio della seconda fase dei lavori forestali, pure finanziata dal progetto Life Gestire ed incentrata soprattutto sul controllo dei ricacci dell’alloctona quercia rossa, sul completamento dell’eradicazione di questa specie dannosa ai boschi e sull’impianto di 1.000 giovani querce autoctone e di altre specie forestali, è stato disposto entro il 15 novembre 2021.

Gheppi e civette liberati sul Barro

25/7/2021

 
Da anni WWF Lecco collabora con il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Valpredina, una struttura realizzata dal WWF Italia che ha lo scopo di recuperare animali selvatici feriti o in difficoltà per curarli e rimetterli in libertà, svolgendo questo servizio in convenzione con Regione Lombardia e con bacino di utenza le provincie di Brescia, Bergamo e Lecco.
Nel corso della giornata di sabato, WWF Lecco ha provveduto al trasporto da Valpredina di tre esemplari di gheppio e quattro giovani civette, curati dai veterinari del CRAS e pronti alla reintroduzione in natura. La liberazione è avvenuta nell’area protetta del Parco regionale del Monte Barro, nella zona di San Michele.
Il gheppio (Falco tinnunculus) è un piccolo rapace diurno, della dimensione di un piccione, che predilige ambienti aperti, praterie, boschi, ma che spesso nidifica anche in città. È un eccellente cacciatore, in particolare di piccoli passeriformi, lucertole, piccoli serpenti, e micromammiferi. Spesso lo si vede in attesa di prede sopra tralicci, cavi dell’alta tensione, o sui rami sporgenti lungo strade o sentieri. È caratteristica la sua capacità di restare quasi immobile in volo in un punto, sbattendo rapidamente le ali e osservando il suolo in cerca di prede, assumendo una forma conosciuta come “spirito santo”. È l’unico piccolo rapace nelle nostre regioni con questa capacità, che ne permette l’identificazione certa anche da molto lontano.
La civetta (Athene noctua) è anch’esso un piccolo rapace, ma con abitudini prevalentemente notturne. È lunga poco più di 20 cm, con un’apertura alare di 60cm e un peso che oscilla tra i 100 e i 200 grammi. Anche la civetta si ciba di piccoli roditori, rettili e grossi insetti, cacciando solitamente le sue prede al suolo partendo da un posatoio. Nidifica in cavità come vecchi alberi o nicchie nei muri.
L’area protetta del Monte Barro, con boschi maturi e cascinali, spazi aperti e zone ad agricoltura mista, è un habitat ideale per queste due specie, che ci si augura possano trovare le condizioni idonee per riprodursi e contribuire alla biodiversità del Parco.

Gismund e gli altri

16/10/2020

 
Presentazione oggi, presso la Sede del Parco Regionale Monte Barro, del libretto "Gismund e gli altri", un volume per bambini e ragazzi, alla scoperta delle meravigle del parco.
Presenti il Presidente del Parco Monte Barro, Paola Golfari, e il vicepresidente Federico Bonifacio, insieme al Presidente WWF Lecco, Lello Bonelli, e naturalmente a Stefania Berna e Raffaella Mastalli, attiviste WWF Lecco,  autrici di testi e disegni del volumetto, nato dalla collaborazione tra Parco e WWF.
Stefania e Raffaella
Stefania Berna e Raffaella Mastalli
Si tratta della prima pubblicazione, prodotta dal Parco, destinata ai ragazzi.
Con un testo semplice, ma rigorosamente scientifico, e con splendide illustrazioni, il volume vuole avvicinare le giovani generazioni all'importanza della conservazione e dell'ambiente, raccontando, attraverso la voce del riccio Gismund, le meraviglie del parco, della sua fauna e della sua vegetazione.

Una tesi di laurea per le BarroBugBox

11/12/2019

 
Il lecchese Michele Butta, attivista del WWF Lecco, si è laureato in Produzione e protezione delle piante e dei sistemi del verde, con la brillante valutazione di 110 e lode, con una tesi sull’utilizzo del polline di Osmia cornuta per la valutazione dello spettro pollinico e del contenuto di inquinanti. Si tratta di uno studio pionieristico in questo campo sul territorio lecchese, e uno dei pochi sinora accertati a livello internazionale.
L’attività di ricerca si è sviluppata nell’ambito del progetto BarroBugBox, promosso da WWF Lecco in collaborazione di Parco Regionale Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici), con il contributo di Cooperativa La Popolare – CONAD e con il Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, ERSAF Lombardia e CCIAA Lecco.
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Le api domestiche e gli altri impollinatori sono indispensabili per preservare i nostri ecosistemi e la biodiversità. Fino a un terzo della nostra produzione alimentare e due terzi della frutta e della verdura che consumiamo quotidianamente dipendono dall'impollinazione da parte delle api e di altri insetti. Tuttavia la loro stessa esistenza è minacciata dalla costante contaminazione da pesticidi e dalla perdita del loro habitat a causa dell'agricoltura industriale
Il progetto BarroBugBox è un’iniziativa del WWF Lecco finalizzata allo studio e alla salvaguardia degli impollinatori selvatici (api solitarie, diverse dalle più note api mellifere) e del loro habitat naturale, con il posizionamento di casette artificiali per favorire la presenza di questi insetti e di strutture per la raccolta e l’analisi dei pollini.
tesiMicheleButta_2
L’attività di Michele Butta si è svolta negli anni 2017 e 2018 all’interno dell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro, raccogliendo il polline depositato appunto dalle api selvatiche in strutture apposite (nestblock o beehive), disposte nei vari ambienti del Parco, ad altitudini diverse e in diversi contesti, per raccogliere informazioni sullo stato di salute dell’ambiente.
Il materiale prelevato è stato sottoposto ad analisi palinologiche presso laboratori indipendenti, che hanno messo in evidenza da quali gruppi di piante questi insetti prelevano il nutrimento per la prole. Ne è emerso che la maggior parte proviene sorprendentemente da piante anemofile, ovvero specializzate nella dispersione di polline tramite il vento.
beehive
Il materiale è stato analizzato e valutato anche per la presenza di tredici elementi potenzialmente tossici per l’uomo, gli insetti stessi e l’ambiente in generale, tra questi figurano diversi metalli pesanti, alcuni dei quali (arsenico, ferro, piombo e cromo)  hanno mostrato valori maggiori rispetto alla tendenza mostrata in altri articoli scientifici, ma le cause all’origine di questi livelli sono ancora da accertare.
In generale questo studio ha gettato le basi per interessanti sviluppi futuri che abbracciano più settori disciplinari, e potrebbe rivelarsi un nuovo metodo per la rilevazione dell’inquinamento ambientale.
tesiMicheleButta_3

Autunno a colori

28/10/2019

 
Evento chiuso: qui la Galleria Fotografica
Per il quinto anno consecutivo​, visto il successo delle precedenti edizioni, l'Associazione WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro, e con il contributo de Il campo dei fiori (main-sponsor dell'evento), ha proposto il tradizionale evento dedicato ai bambini, riservato quest'anno ai nati negli anni 2008/09/10/11/12.
Un pomeriggio immersi nella splendida cornice verde di Villa Bertarelli, sede del Parco Monte Barro, per avvicinare i bimbi alla natura con un'appassionante pomeriggio di divertimento, alla scoperta dei segreti delle foglie.
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All’apertura dei cancelli di Villa Bertarelli si è presentata una piccola folla di mamme, papà, nonni… ad accompagnare una ventina di bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, “affidati” per un intero pomeriggio alle cure degli attivisti WWF Lecco
Dopo i saluti iniziali, primo contato con i bambini con il “truccabimbi”, foglie colorate disegnate sulle guance o sulle mani per fare subito squadra.
​Poi una serie di immagini presentate da Anna e Jessica del WWF Lecco, che hanno svelato ai bambini il fantastico mondo delle foglie, cercando di far loro comprendere le varietà di forme e margini e andando anche alla scoperta di alcune “stranezze”. 
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La curiosità dei bambini si è concentrata in particolare sulla Mimosa sensitiva, la pianta timida capace di rispondere a un piccolo contatto richiudendo le foglie su se stesse, sul Nasturzio, dalle foglie su cui l’acqua scorre via senza bagnarle perché idrorepellenti, e poi le piante carnivore, dalla Venere acchiappamosche alla delicatissima Utricularia, presente anche come specie autoctona nello stagno di Prà Pozzetto sul Monte Barro. A seguire bambini sono stati divisi in squadre, ciascuna affidata a un volontario WWF, per il gioco della caccia alla foglia nel Parco della Villa. La vittoria è andata alla squadra dei “Panda trovafoglie” che hanno dato battaglia alle “Carote”, alle “Piante carnivore” e alle “Volpi”.
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Altre due attiviste del WWF Lecco, Raffaella e Stefania, hanno invece curato il laboratorio di  animal collage e lavoretti con le foglie,  con i bimbi a cimentarsi nella riproduzione di sagome di animali fantastici, che hanno preso forma dalle mani dei bambini, ciascuno dei quali ha potuto portarsi a casa il lavoretto realizzato.
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E’ stata poi la volta della merenda “salvambiente” con pane, marmellata, nocciolata e succo di mirtillo, offerti dall’Azienda Agricola La Traccia di Colle Brianza, tutto molto gradito vista la velocità con cui è scomparsa ogni traccia di cibo. Caraffe in vetro, tovaglioli di carta riciclata e bicchieri compostabili hanno permesso di cogliere l’occasione della merenda per lanciare ai bambini semplici messaggi sugli effetti negativi dell’utilizzo dei materiali di plastica e sulle possibili alternative.
​Il tempo è volato via velocemente e al termine del pomeriggio tutti i partecipanti hanno ricevuto un doppio ricordo della giornata: il diploma di partecipazione all’evento e una splendida Pandazucca, una zucca decorata con la faccia del panda, appositamente realizzata per l’occasione da Cristina Tosi del 
Campo dei Fiori di Galbiate, realtà “amica del WWF” che ha contribuito alla realizzazione dell’evento.
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“Anche quest’anno” -ha dichiarato Lello Bonelli, Presidente WWF Lecco- “abbiamo ritrovato Beatrice, che ha partecipato a tutte le edizioni dei nostri eventi per i bambini a partire dal 2015, ma anche Luca e Martina, Andrea e Federica e tanti altri che sono alla terza, quarta partecipazione, e che in questi anni hanno frequentato i nostri minicorsi di birdwatching, le cacce al tesoro, i pomeriggi alla scoperta degli animali selvatici e del mondo delle api. Nei loro volti abbiamo ritrovato ogni volta un entusiasmo e un interesse per la natura davvero contagiosi. Naturalmente li aspettiamo tutti per l’anno prossimo!“.
Evento chiuso: qui la Galleria Fotografica

Al lavoro nel Parco!

6/10/2019

 
Evento chiuso: qui la Galleria Fotografica
Domenica 13 ottobre attivisti, volontari e simpatizzanti dell'Associazione impegnati in un intervento di pulizia e manutenzione naturalistica degli stagni di Costa Perla e Prà Pozzetto, all'interno del Parco Monte Barro.
Si tratta di un'attività periodica concordata con la Direzione del Parco, che rientra in un più ampio progetto a favore della batracofauna presente nell’area protetta.
TUTTI possono dare una mano: è sufficiente presentarsi sul posto con guanti da lavoro, stivali adeguatamente disinfettati con candeggina al 4%. Se possibile anche materiali quali picconi, vanghe, rastrelli, ecc.
PraPozzetto2009_01
Uno dei primi interventi di manutenzione, nel 2009!
Nel corso della pulizia provvederemo anche a identificare tutti gli invertebrati presenti nel sito in modo tale da avere un quadro aggiornato degli organismi che lo popolano.
PràPozzetto200902
Prà Pozzetto 2009
Appuntamento ore 8:30 Parcheggio Piazzale Alpini Monte Barro (https://drive.google.com/open?id=1K_exBKftHEz7VnIEXAaOtPQ328w&usp=sharing)
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