Una luminosa giornata di fine estate, nello splendido scenario dell’Alpe Ombrega, ha fatto da cornice al raduno di una cinquantina di amici di Riccardo Colombo, stimato veterinario, ambientalista e scialpinista lecchese prematuramente scomparso due anni fa.
Sul muro del Rifugio Ombrega, Legambiente, WWF e gli amici di Riccardo, raccogliendo un’idea di Beppe Magni e Filippo Colombo, hanno voluto collocare una targa commemorativa. Alla presenza della moglie, del figlio e di tanti amici, hanno preso la parola Pierfranco Mastalli, figura storica dell’ambientalismo lecchese, Angelo Aristide Milani , poeta e scrittore lecchese, e Pina Scarpa, Sindaco di Casargo. Tutti, con poche ma partecipate parole, hanno voluto tratteggiare la figura di Riccardo Colombo, che da ambientalista amava particolarmente le montagne lecchesi. La limpida giornata di sole è sembrata quasi un ringraziamento, da parte della natura, per tutto quello che Riccardo ha fatto nel corso della sua vita per la tutela dell’ambiente e del creato. Si è riunita in data 14/3/2015 l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco, che ha provveduto ad approvare la Relazione del Presidente del Consiglio Direttivo sull’attività associativa 2014 e programmatica 2015, il bilancio consuntivo 2014 e preventivo 2015, e a riconfermare l'attuale Consiglio Direttivo in carica anche per il biennio 2015/2016.
L'Assemblea Straordinaria, sentita la Relazione del Presidente sulla riorganizzazione avviata dal WWF Italia, che prevede un radicale cambiamento in linea con la programmazione del WWF internazionale e la delibera del Consiglio Nazionale del 9/11/2014 che comporta anche per l'Associazione WWF Lecco la necessità di modificare il proprio Statuto, ha approvato le modifiche allo Statuto dell’Associazione WWF Lecco, registrato in data 16/03/2015 presso l'Agenzia delle Entrate di Lecco.
Una giornata “spesa” per la natura quella di domenica 2 novembre per gli attivisti del WWF Lecco, impegnati nell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro con il rilascio di alcuni rapaci (tre sparvieri e un gheppio) e settanta passeriformi: sei cesene, quindici merli, sei tordi sasselli e quarantatre tordi bottacci, che gli attivisti del WWF Lecco hanno restituito alla vita libera. I rapaci sono stati tutti recuperati nelle scorse settimane con ferite da arma da fuoco e curati dai veterinari del CRAS WWF Valpredina per l’estrazione dei pallini di piombo conficcati nello sterno, alcuni con lesioni alle zampe o alle ali. Animali protetti dalla legislazione italiana ed europea ma ugualmente vittime di cacciatori senza scrupoli. Per quanto riguarda invece i passeriformi sono tutti uccelli da richiamo oggetto di sequestro dell’Autorità Giudiziaria perché detenuti illegalmente. La barbara pratica dei richiami vivi sopravvive ormai in poche regioni italiane, tra cui purtroppo la Lombardia. Nelle scorse settimane anche il Veneto ha detto basta, chiudendo tutti i roccoli di cattura e piegandosi finalmente alle norme europee che vietano la cattura degli uccelli con le reti. Ancora più recente, del 30 ottobre scorso, la diffida del Ministro per gli affari regionali alla Regione Emilia Romagna per lo stop agli impianti di cattura entro quindici giorni dall’atto (e quindi entro la metà di novembre). È solo questione di tempo e di maturazione della coscienza civile perché finalmente anche in Lombardia si arrivi alla chiusura e alla definitiva abolizione della caccia con utilizzo di richiami vivi, una delle tante “tradizioni” di violenza indegne di un paese civile. L’evento di liberazione è stato seguito da una piccola folla dove spiccava la presenza di tanti bambini, ammirati dallo sguardo dei rapaci e dal canto dei tordi, e chiusa con la liberazione di un simpatico riccio che si è subito avviato verso il bosco per cercare un riparo dove trascorrere il letargo invernale. Si tratta di azioni, come quella del bracconaggio di specie di uccelli protetti, che ignorano e calpestano le leggi che le comunità nazionali e internazionali si sono date per preservare questo pianeta e la nostra esistenza. Un vero e proprio saccheggio illegale di natura che produce localmente sofferenza, povertà e soprusi e che vale 213 miliardi di dollari all’anno, come denunciato dall’Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e dall’Interpol. Tra questi, il solo traffico di specie, che fa viaggiare da un continente all’altro avorio, corni di rinoceronte, pelli e legname, alimenta un giro di affari di 23 miliardi di dollari all’anno, ed è il quarto mercato illegale mondiale dopo droga, armi e esseri umani.
I crimini ambientali negano diritti umani, sicurezza, pace e sviluppo: sconfiggerli è la nuova vera sfida per la conservazione di questo pianeta e per il benessere delle generazioni future. Intanto nuove ali solcano i cieli lecchesi, segno concreto dell’impegno del WWF sul territorio.
Sabato 4 ottobre, nella splendida cornice del Parco Regionale del Monte Barro, coordinati da Michael Wolfger, un gruppo di oltre venti “apprendisti” ha proceduto alla messa in pratica delle tecniche di costruzione, provvedendo alla ristrutturazione di un tratto di muretto a secco in località Prà Pozzetto. Dalla preparazione dei sito alla ricostruzione del basamento e via via fino alla costruzione vera e propria e alla finitura, un tratto di muro ha ripreso vita in tutto il suo originario splendore.
L’iniziativa sui muri a secco è solo una delle numerose attività che gli attivisti del WWF Lecco portano avanti all’interno dell’area protetta del Parco Barro, andando ad affiancarsi alle ricerche sul gambero di fiume, al posizionamento di cassette nido artificiali per pipistrelli, alle bugbox per favorire la presenza di insetti impollinatori, alla manutenzione naturalistica degli stagni... in un susseguirsi di impegni per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Si è svolto sabato 27 settembre persso la Riserva Naturale di Valpredina (BG), un incontro formativo sul benessere animale nelle attività di controllo sui richiami vivi, riservato al personale professionale o volontario di vigilanza venatoria e zoofile. Relatori sono stati il dott. Alessandro Bianchi - (Centro di referenza nazionale per il benessere animale (CrenBA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna), Matteo ed Enzo Mauri – (rispettivamente Responsabile C.R.A.S. WWF Valpredina e Direttore Riserva naturale SIC Valpredina – Misma). Il corso, che ha visto anche la partecipazione di tre Guardie venatorie del WWF Lecco, ha previsto una sessione teorica relativa a "Elementi base per la valutazione del benessere animale", "La legislazione in materia di richiami vivi", "Richiami vivi da cattura e da allevamento – le principali patologie legate alla stabulazione in gabbie da richiamo", "Il controllo dei richiami vivi e delle marcature", "Linee guida sulla loro identificazione" , "Tecniche di cattura/manipolazione e la strumentazione indispensabile", a cui ha fatto seguito la sessione pratica con "cattura in gabbia, voliera “corridore” e similari, manipolazione, accertamento delle condizioni, identificazione ed amovibilità delle marcature" durante la quale i partecipanti hanno dimostrato di aver appreso correttamente le tecniche di cattura e manipolazione/controllo dei richiami vivi. Avviso di convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco (art. 9 Statuto)
E' convocata per venerdì 5 settembre (ore 12.00) in prima convocazione e sabato 6 settembre (ore 15.00) in seconda convocazione l'Assemblea Ordinaria dei Soci WWF Lecco. L’Assemblea si terrà presso la Sede di Galbiate, località Camporeso, con il seguente ordine del giorno:
Come da convocazione del Consiglio Direttivo e come previsto dall’articolo 9 dello Statuto Associativo, si è svolta giovedì 6 febbraio l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell'Associazione WWF Lecco, con discussione del seguente ordine del giorno:
Un breve riassunto delle principali attività dell'Associazione WWF Lecco nel 2013. Oggi è più facile rappresentare in immagini un anno di lavoro, mentre magari è più difficile testimoniare l’impegno degli attivisti che alla fine degli anni 70 diedero inizio all'avventura del Panda nella nostra provincia. Avventura che si rinnova di anno in anno da oltre trentacinque anni. Le immagini sintetizzano in pochi minuti un altro anno di iniziative realizzate grazie a un piccolo ma grande gruppo di attivisti. Piccolo numericamente ma grande per la quantità di progetti che è riuscito a mettere in campo e che contribuiscono a fare della nostra Associazione un essenziale punto di riferimento ambientalista sul territorio, per Comuni, Enti, Istituzioni e normali cittadini.
Dopo lunghe cure e terapie riabilitative presso il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) dell’Oasi WWF di Valpredina (BG), una poiana (Buteo buteo), uno sparviero (Accipiter nisus) e tre gheppi (Falco tinnunculus) hanno ripreso il volo dalle pendici del Monte Barro, in una bella giornata autunnale, seguiti dagli sguardi ammirati di numerosi presenti all’evento.
Nel pomeriggio, in un luogo più idoneo nei pressi del lago di Annone, la liberazione di uno splendido gufo di plaude (Asio flammeus), vittima di avvelenamento e anch’esso recuperato al volo dalle cure dei veterinari del CRAS WWF. A seguire il Consiglio Direttivo dell’Associazione e gli attivisti si sono riuniti per una prima programmazione delle attività 2014. Tante le idee, dai corsi naturalistici al monitoraggio delle specie aliene, dalle tradizionali uscite alla ricerca della salamandra nera al progetto di un giardino per farfalle, alle possibili sinergie con aziende agricole e produttori locali per la promozione di cibi a kilometro zero... oltre alla quotidiana attenzione per la tutela del territorio lecchese e della sua naturalità.“Le idee non ci mancano –dice il presidente Lello Bonelli- la loro possibile realizzazione dipenderà poi da tempo, risorse, e soprattutto dalle persone che ci vorranno dare una mano a concretizzarle. Ma giornate di impegno come quella di oggi e la presenza di tanti attivisti e persone che per la prima volta sono venute a conoscerci sono un segnale positivo per la continuità e la crescita dell’Associazione.” Intanto nuove ali solcano i cieli lecchesi, segno concreto dell’impegno del WWF sul territorio. ![]() L’Ultima luna d’estate, Festival del teatro popolare di ricerca, torna dal 23 agosto all’8 settembre. Questa XVI edizione si presenta ricca di appuntamenti tra spettacoli, musica, recital, aperitivi teatrali, degustazioni enogastronomiche, mercatini della terra, laboratori, teatro per i più piccoli - ambientati in luoghi da scoprire immersi nella natura. Suggestivi ed inconsueti palcoscenici - ville storiche, antiche corti, cascine e case coloniche, chiostri, parchi, giardini, oasi di biodiversità - nei più suggestivi Comuni del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone e Parco dei Colli Briantei, della provincia di Lecco e di Monza e Brianza. Grazie alla collaborazione tra l'Organizzazione e WWF Lecco, quest'anno i nostri soci potranno anche usufruire di uno sconto sull'ingresso alle serate. BIGLIETTI Spettacoli serali € 13 | Spettacoli per bambini - fuori abbonamento € 5 ABBONAMENTI Luna piena € 90 | 3 Spettacoli a scelta € 27 | 2 Spettacoli a scelta € 20 APERITIVI TEATRALI (fuori abbonamento) - prenotazione obbligatoria € 13 RIDUZIONI € 10 Coupon Giornale di Lecco/Merate/Vimercate - Soci Touring Club Italiano - Soci Arci - Titolari Carta Più e Carta Multipiù LaFeltrinelli - Soci WWF |