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Urban Nature

Natura in città a Lecco
gli invasori

gli "alieni" sono tra noi?
Foto
via Arlenico - piante di ailanto (Ailanthus altissima)

Cresce ovunque, anche nei posti più impensabili (sui muri, ai margini delle strade, in aree dismesse o ferroviarie) e grazie alla sua capacità di diventare molto alto in tempi rapidissimi, è conosciuto anche come albero del paradiso. In realtà l’Ailanto (Ailanthus altissima) è l’esempio di una specie aliena e invasiva.
L’ailanto è originario della Cina ed è stato introdotto in Italia intorno alla metà dell’Ottocento come nutrimento per i bachi da seta. Sfuggito poi alle coltivazioni si è inselvatichito. Più lo si pota, più le sue ampissime radici sotterranee producono i cosiddetti polloni, che si possono trasformare in alberi a loro volta. In sostanza, in poco tempo, intorno a un’unica pianta, può crescere una vera e propria selva.
Questo è solo un esempio delle numerosissime specie aliene o alloctone, cioè di quelle specie viventi (animali, vegetali o funghi) che, a causa dell'azione dell'uomo (intenzionale o accidentale), si trova ad abitare e colonizzare un territorio diverso da quello di origine.

Alcune specie aliene presenti sul territorio...

Foto
Tartaruga guance rosse (Trachemys scripta)
Foto
Cimice asiatica (Halyomorpha halys)
Foto
Nutria (Myocastor coypus)

La diffusione delle specie aliene è legata a varie cause, tra le più comuni ci sono le acque di zavorra delle navi, ad esempio caricate in paesi tropicali e scaricate nei porti europei piene di larve (ad esempio molte specie di meduse, di molluschi); animali fuggiti da allevamenti (ad esempio la nutria); animali tenuti da compagnia e rilasciati in cattività (ad esempio alcune specie di pappagalli, di tartarughe...).
Le specie alloctone invasive rappresentano una minaccia per la biodiversità, per l’economia e per la salute umana.
Le “nuove” specie spesso alterano l’equilibrio di un habitat ad esempio entrando in competizione con una o più specie autoctone. In alcuni casi, la specie alloctona prende il sopravvento su una o più specie originarie, portando le popolazioni autoctone persino all'estinzione.
Inoltre le specie invasive possono incidere gravemente sullo sviluppo e la produttività di alcune attività umane: la presenza di tali specie può diminuire i raccolti di prodotti agricoli, forestali e ittici. Possono anche causare problemi per la salute umana, come, ad esempio, le forti allergie all’Ambrosia.
In Europa si stima che siano state introdotte oltre 13.000 specie aliene, e che circa il 15% di queste specie provocano
danni economici ed ecologici documentati
.

aliene_volantino
evento divulgativo proposto da WWF Lecco nel 2015

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